Cala il sipario sulla stagione regolare e vengono emessi gli ultimi verdetti, sia quelli relativi alla griglia di partenza dei playoff che quello più delicato legato alla permanenza in serie A.
Venezia ha sofferto un tempo contro l’Orlandina prima di accelerare e mettere la museruola ad Hunt e soci; Goss trascinatore con 7 punti consecutivi, un recupero e due assist nel terzo quarto, il periodo in cui la Reyer ha scavato il solco decisivo per difendere il secondo posto dall’assalto di Reggio Emilia. Un risultato eccellente quello raggiunto dai ragazzi di Charlie Recalcati, secondi solo all’Olimpia Milano, che da settimane è certa del primo posto e sta solo scaldando i motori in vista dei playoff. Meneghini vittoriosi con Pistoia, anche se di un solo punto e grazie ad un tiro libero di Gentile allo scadere, che ha sparigliato una contesa dai mille volti, con i toscani capaci di sprecare anche dieci lunghezze di margine.
Il successo di Cantù a Roma, con un Metta World Peace stratosferico (25 punti in 24 minuti con 6/7 dall’arco), avrebbe vanificato comunque l’eventuale impresa della band di Moretti. Giallorossi a testa altissima davanti al proprio pubblico, Ejim, Sandri e Stipcevic hanno provato ad infiammare per l’ultima volta il pubblico capitolino ma i vari Feldeine, Jones e, come detto, Metta, hanno prodotto quel qualcosa in più che è valso il successo e il settimo posto in graduatoria. Soffre, sbuffa e alla fine riesce a ribaltare il risultato, ma non il proprio destino, Reggio Emilia, che supera di slancio Brindisi, ormai certa del sesto posto, grazie a man…Drake Diener, autore di un incisivo ultimo quarto con cui ha trascinato i suoi alla vittoria. Gli emiliani, terzi classificati affronteranno proprio i pugliesi nel primo turno dei playoff, un quarto di finale che si annuncia molto equilibrato.
Altro risultato importante, per non dire storico, quello raggiunto dalla neopromossa Trento, che ha riportato Bologna coi piedi per terra dopo la sfavillante prova di sette giorni fa. Mitchell è un portento da 22 punti, 9 rimbalzi e 8 assist, davvero troppo per un’avversaria a cui sono mancati i punti del duo Hazell-Ray, 4/17 da 3 per la coppia americana dopo il 12/23 registrato contro Roma. Ottime prove di Pascolo e Owens per i bianconeri di Buscaglia, attesi ora dal confronto con Sassari nel quarto di finale col maggior coefficiente di spettacolo. Gli isolani, dopo il bel successo in rimonta con Venezia, centrano un’altra prova di sostanza violando con autorità il campo di Cremona, ormai spentasi dopo aver perso il treno playoff. Ben 7 giocatori in doppia cifra per la squadra di coach Pancotto, fresco di rinnovo e pronto comunque a divertire ancora la piazza lombarda così come ha fatto in questa stagione, che va archiviata comunque come positiva nonostante un girone di ritorno in calando, costato la partecipazione alla post season.
La gara di Masnago fra Varese e Avellino metteva di fronte le due delusioni più grandi del campionato: i lombardi, attesi da una stagione di soddisfazioni con Pozzecco alla guida, hanno dovuto fare invece i conti con ben altra realtà e solo l’avvicendamento in panchina, con l’arrivo del sergente Caja, ha prodotto quel minimo di scintilla necessaria ad evitare guai peggiori. Gli irpini sono fuori dai playoff per il quarto anno consecutivo, una doccia gelata per un club che ogni anno produce degli sforzi pesanti sul mercato (anche quello di riparazione) senza poi coronare tanto impegno con i risultati del campo. La firma su questo inutile successo, come spesso accade, l’ha messa l’ex di turno Banks, autore di 20 punti, mentre Anosike ne ha scritti 12 con 16 rimbalzi, confermandosi uno dei migliori centri del campionato. Per Varese che soccombe a rimbalzo, spara a salve da 3 punti e centra lo stop numero 18 in campionato, arriveranno tempi migliori e la ricostruzione per il prossimo anno si annuncia roboante.
In coda la drammatica sfida salvezza fra Pesaro e Caserta ha visto il successo netto dei marchigiani, spaventati dal sorpasso subito in classifica appena la scorsa settimana. Sull’esito dello spareggio, fortunatamente, non ha pesato il punto di penalizzazione che Caserta ha dovuto subire in questo torneo: Pesaro infatti ha vinto ribaltando anche il -7 patito all’andata e quindi si sarebbe salvata anche in caso di arrivo a pari punti, un buon motivo per accettare il risultato del campo senza alimentare il fuoco delle polemiche che ha accompagnato questa gara per tutta la settimana.
Spinta da un gran tifo, con Judge prima e l’immarcabile Ross poi, la Vuelle ha messo al sicuro la sfida nel terzo quarto di gioco, quando la Juve non è praticamente scesa in campo al rientro dagli spogliatoi, prestando il fianco alla fuga degli avversari. Saliti nelle Marche con molti tifosi al seguito, i campani hanno battagliato per quasi 24 minuti, dando la sensazione di poter portare a compimento la clamorosa rimonta iniziata un girone fa, proprio con il successo casalingo conseguito contro i biancorossi, ma sono stati traditi dalle prove incolori di Mordente, Scott e Domercant, autore di 4 punti con 1/15 complessivo al tiro. Non riesce quindi al “diablo” Esposito il miracolo di salvare il club dalla retrocessione, figlia di un mercato estivo completamente sbagliato e di quel record 1-14 fatto registrare nel girone d’andata, un fardello pesante per un gruppo che ha speso quello che poteva per raddrizzare la disperata situazione.