Primo punto della semifinale alla Fortitudo al termine di una partita tutt’altro che semplice per gli uomini di Caja. Vince con merito la Effe che non ruba nulla, ma per ventisette – ventotto minuti rimane in balìa di una Rieti che imprimendo una difesa a tutto campo asfissiante di fatto riesce ad escludere dalla partita Aradori ( lasciato a 3/11 dal campo con 1/7 dalla lunga) e per lunghi tratti anche la coppia di mori della effe che stavolta non dà alla Fortitudo il salto di qualità che tante volte è stato determinante nelle vittorie di Bologna in questa stagione. Buon quindi per la Fortitudo, che viene a capo di un “grattacapo” trovando minuti importanti da Conti, Sergio, Morgillo e anche Panni e rimettendo in piedi il match proprio con un quintetto “tutto italiano”.

Rieti in ogni caso non demerita, finisce la benzina nell’ultimo periodo ( dove mette a referto la miseria di 3 punti 3) e di fatto si squaglia sul +9 quando mancano poco più di tre minuti alla sirena del terzo periodo ( 46-55 ) prendendo un terrificante 21-3 che lancia Bologna sull’1-0

E’ un positivo Rossi in ogni caso ( e ne ha tutte le ragioni) quello che nel dopo gara commenta i primi 40 minuti della serie: Complimenti alla Fortitudo che finale ci ha costretto a non trovare più nulla di quello che avevamo in programma di fare. E’ stato un ultimo quarto complicato, ma nei primi tre abbiamo comunque fatto bene andando fino al +9 che su questo campo non è per niente scontato. Dobbiamo prendere degli insegnamenti da questi errori. Dobbiamo provare ad essere più precisi e puliti. Cercheremo di tornare qui tra 48 ore ancora più determinati.

Un realista Caja nel dopo partita: E’ stata una partita difficile, lo sapevamo. Rieti ha dimostrato tutto il suo valore giocando con grande applicazione. Ci ha creato grandi difficoltà anche se alla fine ha pagato la grande applicazione difensiva. Noi abbiamo fatto una partita non buona nel primo tempo a livello difensivo lasciando a loro buone opportunità. Nel secondo tempo i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro di qualità soprattutto difensiva. Spendo una parola per i ragazzi della panchina che nel recupero sono stati importanti e ci hanno dato una bella mano. Dobbiamo vincere altre due partite e saranno tutte partite dure e complicate.

Siamo d’accordo: sarà una serie ricca di battaglie, magari usciranno partite brutte da vedere ma tremendamente intense; questi sono i play off.

LA CRONACA

Primo quarto equilibrato. Inizia bene per la effe Aradori ( che fa 4 in un amen) ma anche Ogden ( che trova un canestro da 2 e una tripla). Rieti è lì, presente e difensivamente ringhiosa. Polveri bagnate in attacco, vantaggi minimi 14-13 interno alla prima sirena. Rossi alterna i suoi ( tutti e dieci) Caja inizia a dare minuti alla panchina perché Aradori dopo un bell’inizio si perde e fa 3 falli, ma anche Ogden nel secondo periodo non ha impatto. Rieti prende fiducia, spara bene dall’arco, difende alla morte a volte anche oltre il consentito e trova prima un bel +6 ( 2+1 di Raucci) sul 16-22 e poi diverse soluzioni di attacco quando l’attacco della effe inizia a carburare ( eccezion fatta per il tiro dalla lunga, indigesto ai biancoblù. Rieti va alla pausa lunga sul +4 ( 24-29 il parziale del quarto) tirando con il 44 da tre ( 5/8 nel solo secondo periodo) ed il 54 totale. Cifre diametralmente opposte per la effe ( 41 dal campo con il 20 da 3) che però capitalizza i viaggi in lunetta (11/14 alla pausa).

Il terzo quarto è di sofferenza per la effe. Rieti alza la difesa con una zone – press che inizia sulla linea del tiro libero e si allunga per venti metri di campo. La Fortitudo ci capisce poco, è lenta a superare il primo “muro” e non trova quasi mai tiri comodi o anche solo ben costruiti. In questo tutte le volte che Caja è costretto a dare fiato al Capitano, la effe si perde nella lentezza di Giuri che fatica tremendamente a impostare un qualsiasi gioco. Rieti fa esattamente quello che vuole e seppure ( come è normale che sia) le percentuali calano scava un bel solco che arriva al +9 quando, appunto mancano poco più di 3 minuti alla terza sirena. E’ esattamente il piano previsto da Rossi, punteggio basso e vantaggio che sfiora la doppia cifra nell’ultimo quarto sarebbe stata la chiusura del piano. Ma, e per questo la pallacanestro è bella, negli ultimi possessi del terzo periodo la Fortitudo trova un tiro dai 6 metri di Sergio, una scorribanda del Capitano ( Bologna di lui no può mai fare a meno) e un canestro di Morgillo in chiusura. Rieti si trova con un solo possesso di vantaggio e con la luce della riserva accesa ad affrontare gli ultimi dieci minuti nella bolgia del Paladozza. Dopo un canestro più fallo non convertito da Spanghero ( 52-57 a 9’30 dalla fine) inizia il calvario dei laziali che tengono in difesa ( perché la Fortitudo continua a faticare in attacco) ma nella parte opposta del campo il canestro diventa piccolo piccolo come una buca da golf. 0/8 il fatturato dal campo negli ultimi 9 minuti, 8 perse nello stesso lasso di tempo. La Fortitudo passa con due triple e una percussione di un finalmente concreto Bolpin. Il Paladozza ribolle ed è di fatto il segnale di resa di una squadra che non ha più forza per provare a rientrare. 1-0 non scontato, 1-0 non semplice, ma 1-0 da bissare tra 48 ore per garantirsi, quantomeno, gara 5.

Le pagelline:

Fortitudo: Sergio 6,5: Concreto e presente nella fase più difficile del match. Aradori 5: Parte bene poi la guardia montata soprattutto da Piccin lo manda fuori partita. Conti 6,5: Stesso discorso di Sergio. Bolpin 6,5: Da 4 fino al 30’, da 8 nell’ultimo quarto. Panni 5,5: 9 minuti, 1 tripla, ma tanta fatica a trovare spazi. Fantinelli 7: Imprescindibile in questa Fortitudo. Giuri 4,5: In questo tipo di partita sostanzialmente inutile. Freeman 6+: Limitato dai falli, fatica a entrare completamente nella partita, ma il suo lo fa. Ogden 5: Ai margini, vero 10 punti, ma 2/7 dal campo. Morgillo 6: Concreto e utile come avviene da diverse uscite. All. Caja 6,5: La vince, non era semplice.

Sebastiani Rieti: Sarto 5: Sparacchia, come tutti difenda, ma nel finale si perde. Sanguinetti 5,5: 5 minuti per dare un po’ di fiato ai compagni di reparto senza lasciare tracce particolari. Petrovic 6,5: Al netto del finale una buona gara. Piccin 6: Mette il bavaglio ad Aradori, il suo lo fa. Ancellotti 5: Si annulla con Freeman ma subisce da Morgillo. Johnson 6,5: Fin che ne ha è un problema. Alla fine gira a vuoto. Raucci 6: In fondo sta a fare le sportellate. A volte gli va bene, a volte meno. Italiano 5,5: Sembra debba spaccare il mondo ma ci manca poco che non spacchi la testa al Fante. Nobile 4: Il peggiore, 2 falli subito e 16 minuti di niente. Spanghero 6,5: Certo lo ricordiamo per l’ultimo canestro di Rieti a 9’30 dalla fine, ma prima è comunque presente e attivo. Rossi 6,5: Giocata bene, sapeva di arrivare in riserva ma sperava con più vantaggio. C’è mancato poco

Arbitri: Bartoli, Cassina, Giovannetti 5: Nel terzo quarto perdono completamente la gara. La riprendono solo perché alla fine da entrambe le parti si smette di far polemica.

FORTITUDO BOLOGNA – REAL SEBASTIANI RIETI     67-58 (14-13) (38-42) (52-55)

Fortitudo Bologna: Bonfiglioli n.e., Sergio 4 (1/1, 0/2), Aradori 9 (2/4, 1/7), Conti 6 (2/2, 0/2), Bolpin 8 (1/1, 2/5), Panni 3 (1/4 da 3), Kuznetsov ne, Fantinelli 8 (3/5, 0/4), Giuri (0/1 da 3), Freeman 13 (4/7), Ogden 10 (0/1, 2/7), Morgillo 6 (2/2). All. Caja

Real Sebastiani Rieti: Sarto 3 (1/5 da 3), Sanguinetti (0/2 da 3), Petrovic 10 (2/2, 2/5), Piccin 3 (1/3 da 3), Ancelotti 5 (1/3, 1/2), Johnson 13 ( 2/5, 1/4), Raucci 5 ( 1/1, 0/1), Italiano 6 (2/3, 0/2), Nobile (0/2, 0/3), Spanghero 13 (2/4, 3/4). All. Rossi

Statistiche di squadra: Tiri da 2: Bo 15/23, Ri 10/20. Tiri da 3: Bo 6/32, Ri 9/31. Liberi Bo 19/27, Ri 11/14. Rimb. Bo 38 (25+13, Freeman 8), Ri 31 (23+8, Ancelotti e Raucci 6). Assist: Bo 17 ( Fantinelli 9), Ri 10 (Johnson 3).

Arbitri: Bartoli, Cassina, Giovannetti.

Spettatoti: 4.906