Per una volta mi spoglio (che brutta immagine), delle vesti di regista televisivo e parte il commento da semplice appassionato di pallacanestro che in un modo o nell’altro ha vissuto gli ultimi trent’anni di palla a spicchi.
L’argomento è quello cavalcato, spesso con pochi approfondimenti e giudizi spesso “tranchant” da parte del web (e ci può stare) e di certa stampa (un pò meno…): caso Hackett. Sono mie le immagini mostrate in qualche news o servizio dove c’è Danny Boy piccolino che non vuole cedere la palla ad un altro bimbo: un motivo in più per rendermelo sportivamente simpatico. Poi ha giocato per una squadra che non era la mia e in quel periodo lo era un pò meno, ma non è questo il problema. Premetto che non sono uno che ha conoscenza di quel che accade la dove volano le aquile, non ne sono addentro. Però , a pelle, mi faccio delle opinioni e spesso solo confrontando fatti simili si può capire se una cosa ha un senso o meno.
I fatti, leggendo a destra e a manca, sono che il giocatore ha abbandonato il ritiro della nazionale, dicendo di avere, in seguito a visite e referti medici, difficoltà nel continuare l’attività agonistica dopo una stagione di oltre 75 partite, tra Campionato, Coppa Italia, Eurolega e Playoff. Problemi relativi al riacutizzarsi di situazioni croniche oltre alla calcificazione della costola fratturata nella parte finale della stagione.
La federazione, attraverso voci ufficiali, dichiara che il giocatore si è allontanato senza alcun motivo dichiarato e quindi è passibile di punizioni varie quali sospensione per lunghi periodi dell’attività Federale, quindi campionato e non Coppe. Immediatamente fuoco e fiamme per ogni dove: al rogo, al rogo. Oppure: i soliti incapaci.
Il presidente della squadra per cui gioca Hackett, esce con un commento ufficiale (dovuto, ci mancherebbe…) e via, altro giro di commenti, scomuniche e quant’altro: lo vogliono mollare ecc. Così la trattativa per Diener, già in essere comunque, diventa un evidente volontà di defenestrare il figlio d’arte.
Mi è sembrato di tornare ad una ventina di giorni fa, dopo la débâcle dell’Italia calciaiola, dove, per riempire pagine improvvisamente vuote, venivano gonfiate spropositatamente tutte le notiziole, trasformandole in “sgúp” biscardiani. Siamo agli stessi livelli: se la Fip è gestita da persone intelligenti e DH è a sua volta una persona neuronidotata, la cosa si risolve in modo civile tra persone altrettanto civili. Se no…