Nelle scuole l’impegno dei magistrati a ricordare agli studenti i principi per debellare il malaffare e le organizzazioni malavitose, sul parquet per far comprendere il valore e l’importanza dello sport per una vita improntata a sani principi Vecchie glorie della Juvecaserta e suoi protagonisti di un tempo e magistrati che hanno dimostrato di non sapersela cavare solamente con atti, ordinanze, dispositivi e sentenze. Con canotta bianca, colore che si dovrebbe proporre anche per la toga, ad indicare il principio della purezza della giustizia.

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Vedere le gradinate del palazzetto dello sport di viale medaglie d’oro, esaurito in ogni ordine di posto e per la maggior parte con la presenza di ragazzi che non conoscevano, se non per qualche sbiadito racconto, i protagonisti e fondatori del basket casertano, oltre ad alcuni protagonisti della storia baskettistica della città, ha fatto rivivere momenti di un tempo che fu. Passato e presente. La memoria di quelli che c’erano e l’entusiasmo dei ragazzi a testimoniare la continuità. Festa di sport.

JuvecasertaStory-NazionaleMagistrati-105Entrare nel palazzetto, dove i ragazzi più giovani non sanno che, nel 1968, è stato teatro dei campionati europei di pallacanestro e dove ha mosso i primi passi il basket professionisico cittadino, ha fatto venire più di qualche brivido al alcuni dei presenti con qualche capello bianco.

La mente che, immediatamente, ha premuto il tasto “rewind” e sono riaffiorati tanti ricordi. Barbe e capelli bianchi, ove visibili, erano cancellati dalle immagini di un tempo. Tanto tempo. Qualche lacrima di commozione celata dall’atmosfera festosa.

Li vedevi sul parquet, oggi, ma con gli occhi di un tempo, mentre i ragazzi si entusiasmavano a vedere che, nonostante il tempo e l’età, il canestro veniva ancora centrato.

I nomi dei partecipanti già noti, ma, a fine partita, la commozione, come suol disrsi, si tagliava a fette.

Brividi nel salutare un arzillo ottansettenne Santino Piccolo, mitico portiere della Casertana anni 50 e poi, fondatore, insieme ad alcuni compagni di “merenda”, nel 1952, proprio dello Sporting club Juvecaserta. E Romano Piccolo, che ha insegnato basket a tante generazioni di casertani, compreso chi scrive:“Scoiattoli”, “aquilotti”, il nome delle squadre giovanili che molti “attempati” ricoderanno.

E, poi, la presenza di Gianfranco Maggiò a testimoniare il passato che vive e continua. Salutando Gianfranco, presidente dello scudetto, non potevi non vedere JuvecasertaStory-NazionaleMagistrati-104la storia di tutto quello che è stato. Flashback incaccellabili e rivisti  innumerevoli volte. Ma nella sua commozione non potevi non vedere la sorella Ornella e soprattutto il cavaliere Giovanni che, come ricordato dal lui stesso, amava vedere le partite “accovacciato” dietro il canestro “perché non riusciva a stare fermo ad un posto”.

E se Caserta ha scritto pagine indelebili del basket nazionale e continua a scriverle è proprio perché il cavaliere non riusciva a “stare fermo”.

Passato e presente. La memoria per apprezzare e migliorare il presente.