La conferenza di coach Molin che anticipa l’ostico match per la Juvecaserta in quel di Milano fotografa in maniera molto chiara il momento di transizione della squadra campana a metà classifica poco dopo il giro di boa del campionato. “Non siamo ancora matematicamente salvi” esordisce il tecnico ex Real Madrid, “ci mancano ancora più o meno 6 punti per stare tranquilli anche perchè da un lato mancano molte gare, dall’altro dobbiamo tenere alta la concentrazione e gli stimoli per il gruppo”.

Squadra che recupera Michele Vitali e Chris Roberts per la trasferta meneghina, una sfida sulla carta quasi impossibile. L’aspetto che però si parte senza nulla da perdere in un ambiente a dir poco esaltante e contro giocatori di livello può e deve essere la molla che può far scattare qualcosa nei ragazzi in bianconero e nello spingerli verso quella che sulla carta è un’impresa titanica. “Si sa che è da febbraio che si inizia a programmare anche la stagione successiva, non vogliamo sentirci appagati e di sicuro abbiamo intenzione di chiudere la stagione al meglio, anche per regalarci un posto ai playoff se la classifica segnerà questo risultato. Il gruppo con cui lavoro è ambizioso, spesso magari anche troppo abbattuto dagli insuccessi, speravo in più continuità anche se i progressi del nostro gioco sono stati notevoli”. Parole intrise di tanta saggezza che preparano al meglio un match contro una Milano che ha dalla sua 12 effettivi reali da poter schierare sul campo e che, anche dopo le fatiche di Eurolega, vorrà archiviare la pratica al più presto possibile per risparmiare energie. Difficile ipotizzare chi possa fermare Hackett, Moss, Langford, Gentile, Samuels e compagnia, ma la Juve sale all’ombra della Madonnina con l’intento di provare a giocare la sua pallacanestro fatta di essenzialità e di gioco spettacolare.