Come ogni settimana torna il podio del meglio e del peggio NBA degli ultimi sette giorni. Ladies&gents, il Top&Flop di Baskettiamo.

TOP
3- Danilo Gallinari. The Rooster è l’uomo forte di Denver, quello che, insieme a Faried, meglio rappresenta le ambizioni e la storia recente della franchigia del Colorado. Sempre sul filo della trade per via del contratto non certo leggero e per essere vistosamente sottodimensionato a Denver, mentre meriterebbe palcoscenici migliori, è tuttavia la costante che raramente tradisce coach Malone, con il quale il rapporto è sereno ma non di sperticato amore. Nel contesto di una squadra in rifondazione Il Gallo si sta ritagliando una signora stagione, che, con l’aiuto del voto italiano, potrebbe portarlo all’ ASG 2016. Il tentativo è sponsorizzato anche dalle pagine social ufficiali del giocatore e dunque le news sulle votazioni devono essere in qualche modo positive, una sorta di “potremmo anche farcela” al quale, ovviamente, vi invitiamo ad unirvi cercando su NBA.com il link per votare. Portando Denver alla W contro Charlotte, Danilo ha scritto 27+6 e si accomoda al nostro gradino di bronzo.

2- Draymond Green. 8 porta 8. L’otto gennaio, ottava tripla-doppia stagionale per questo giocatore che pare tutta utilità e caparbìa, ma è anche tecnica e conoscenza del gioco. La media delle sue triple-doppie stagionali recita 14-12,25-11,75. Solo una richiesta faremmo a Dray-G: non protestare proprio OGNI volta contro le decisioni arbitrali.

1-Damian Lillard. Di professione giocatore di basket, carriera alternativa: rapper. Carattere solo apparentemente chiuso, in realtà i suoi non frequenti sorrisi nascondono la feroce determinazione di un ragazzo di Oakland, California, posto non tra i più tranquilli dove crescere, che arrivando nella NBA da un college pubblico piccolissimo nello Utah, come scelta assoluta n.6 del Draft 2012, ha saputo sorprendere tutti aggiudicandosi il ROY. Giocatore cui affidare il tiro se la vita dipende da quello. Competitore di tenacia inesauribile, se aspettate che sia lui a mollare state freschi. Vincente. In settimana ha incontrato in back-to-back Steph Curry e Russell Westbrook. Con il MVP in carica ha fatto partita pari, e ha letteralmente stracciato RW per qualità di leadership, lettura e comprensione della partita. Nei due incontri in questione totali di 71-10-19 (35.5-5-9.5). Lo vedremmo bene come futuro Sperone. Siete avvisati.

FLOP
3- Andrea Bargnani. Negli ultimi 8 giorni i Brooklyn Nets di Andrea Bargnani, sempre più ingiustificatamente detto Il Mago, sono scesi in campo 5 volte. Il lungo italiano ha giocato un totale di 31 minuti, per la bellezza di una media di minuti 6 e secondi 12. Inoltre, nell’unica di queste partite che i Nets han rischiato di vincere (e poi han perso), AB non è stato messo sulle tavole. Potremmo smettere di pensare che non sia capito, che non sia sfruttato al meglio, che sia solo sfortuna, no?

2- Quelli che. Sul gradino mediano del podio dei peggiori mettiamo un po’ di persone. Quelli che continuano ad ignorare Stotts come possibile Coach of the Year. Quelli che “DMC non è gestibile”. Quelli che, su un famoso sito USA, han tenuto Paul George fuori dai primi 10 candidati al MVP stagionale, inserendo KD (che sta giocando a singhiozzo) e LBJ (che tira da fuori col 29%). Quelli che non contano DeRozan tra le prime 5 sg della NBA. Quelli che ancora non hanno guardato il clamorosamente bello mini-mockumentary sul destino toccato a coloro che il giorno del draft hanno buuuuuato la scelta di Porzingis. Quelli che sono d’accordo con Mitch Kupchak, GM dei Lakers, sul fatto che in questa stagione per i gialloviola “everything is about Kobe”….sarebbe about playing basketball and winning games, la stagione.

1 – Charlotte Hornets. Da sorpresa positiva a tragedia in corso. Gli Hornets non hanno mai vinto nel nuovo anno, e delle ultime 15 ne hanno vinte solo 3. Così sono precipitati lontanissimi dai PO. Il periodo nero è iniziato esattamente un mese fa, il 12 dicembre con una sconfitta vs i Celtics in casa. Nelle ultime 7 gare hanno subito 107 pti di media, con un picco di 123 incassati dai Clippers, Sbando totale, e difficile che, anche riprendendosi, possano rincorrere la post-season.