Tralasciamo per carità di Patria l’ennesima polemica sulla veridicità (o per lo meno l’attendibilità) dell’Auditel e l’ormai pluritrattato argomento dei numerini e numeroni in tempi di eccesso di offerta televisiva. La serie Milano vs Sassari sta facendo buone cose, rispetto alle medie del campionato: in effetti l’1,26% è quasi una cosa seria, con una media di oltre 300 mila contatti, quasi il doppio dell’altra semifinale.
Sul perché di questa differenza si sono spesi fior di opinioni e suggerimenti dei social-esperti: chi dice che Milano è la squadra che ha la tifoseria più diffusa in Italia oltre a quella rigorosamente milanese. Poi su Sassari l’affermazione più comune è stata quella che la Sardegna si identifica con le sue squadre. Magari sarà anche vero, io ho amici cagliaritani che non possono vedere i sassaresi e viceversa ma non sono regole assolute, ci mancherebbe altro. Altri dicono che, statistiche alla mano, il tifoso televisivo è merce più frequente in Lombardia, che quando ci sono possibili difficoltà nel raggiungere l’impianto si adegua serenamente all’ex tubo catodico. Altra variabile sicuramente valida nel far aumentare i numeri di cui sopra è la distanza tra le due compagini, non precisamente dietro l’angolo, l’una per l’altra.
Insomma, se si vuole fare la caccia al record sono due squadre adatte, mentre se si vuole avere una visione più attendibile delle cifre, bisogna guardare le altre semifinaliste: Venezia e Reggio Emilia sono a meno di duecento chilometri, quindi a tiro di tifoserie, gli impianti sono più o meno ugualmente capienti (e purtroppo altrettanto televisivamente poco appetibili). La serie è combattuta e avvincente, peccato, come ho scritto prima, che il Taliercio e il PalaBigi sono due impianti obsoleti, nettamente insufficienti per una serie playoff. Il primo ha postazioni telecamere troppo basse e campo mal illuminato, mentre del palasport reggiano se ne sono dette e scritte di ogni. Entrambe le città e le squadre stanno attendendo dalle autorità permessi e quant’altro. Ma da tanto tempo. Speriamo che non finiscano come altre città che stanno ancora aspettando o addirittura hanno rinunciato dopo svariati tentativi a vuoto. Non sempre si arriva sino a qui…