I quintetti: Reggio Emilia parte con Kaukenas, Cinciarini, Polonara, Diener e Lavrinovic. Sassari con Logan, Dyson, Lawal, Brooks e Sanders. 

La partita: fin dall’inizio Sassari mette in campo Dyson e Logan, in dubbio alla vigilia del match. Le squadre partono contratte, e sbagliano molti tiri. Dopo 5 minuti il punteggio è ancora sul 5-3 per i reggiani. Lavrinovic è subito gravato di tre falli, ma Reggio mette in campo un tonico Chikoko. Il quarto si chiude, con una tripla con fallo di Sacchetti, sul 11-12. Nella seconda frazione Reggio prova a scappare, ma Logan e Dyson rintuzzano il tentativo dei padroni di casa e tengono Sassari a contatto.  Negli ultimi minuti del quarto Reggio va in difficoltà, e gli ospiti ne approfittano soprattutto con Sanders, chiudendo in vantaggio 27-31 all’intervallo. Il terzo quarto, nonostante due falli tecnici per Menetti e Kaukenas, è quello decisivo: Reggio infuocata grazie al calore del pubblico si porta prima sul più 1 con un 8-0, poi con due triple consecutive di Diener e Kaukenas raggiunge il più 8. Sassari sembra davvero alle corde, prende tiri difficili e non li segna: il punteggio al termine del quarto è di 51-40. Nell’ultima frazione Sassari prova ad affidarsi a Lawal, ma la musica non cambia e i reggiani scappano grazie ad un grande Silins sul +14 a 4 minuti dalla fine. Nel finale però Logan trova alcuni canestri che permettono a Sassari di conservare la differenza canestri. Il punteggio finale è di 74-66.

Il migliore: per impatto, voglia, grinta e intensità, Rimantas Kaukenas. esemplare in ogni fase del gioco e anche nelle scelte, pur quando i tiri non entrano. Una leggenda.

Le chiavi della partita:

– La grande difesa di Reggio: su tutto l’arco del match, la difesa degli emiliani non lascia mai respirare l’attacco ospite, concedendo solo tiri difficili. Sicuramente una grande forza di questa reggiana.

– La serata storta di Logan e Dyson: non erano in grandi condizioni fisiche e si è visto. Spesso hanno fatto cattive scelte prendendo tiri che difficilmente sarebbero riusciti a segnare.

– Il grande contributo di Silins: Dopo la schiacciata, si è ritrovato e ha segano punti importanti per il punteggio reggiano. Una speranza per il futuro della stagione, avere un Silins più continuo e incisivo.

– La gestione dei lunghi reggiani: pur nelle difficoltà dovute ai falli di Lavrinovic, Menetti ha saputo pescare quasi sempre la carta giusta affidandosi all’impatto non trascurabile di Pini e Chikoko.