Alla ventiduesima giornata di campionato, prima di parlare della partita tra Brescia e Trieste, non si può non ricordare che il campionato perde un’altra protagonista, Veroli; qui ora non è importante analizzare i motivi del ritiro ma sottolineare ancora una volta che, indipendentemente dalle responsabilità, tutto il basket italiano ne viene coinvolto, sia in termini di immagine, sia di credibilità. Le ripercussioni sulla classifica, sulle altre società, sugli atleti direttamente coinvolti e sui tifosi lasciano anche, a tutti noi appassionati bresciani, tanta amarezza e delusione.
Ferencz Bartocci, attuale general manager del Basket Brescia, fino alla scorsa stagione era a Veroli, anch’egli è rammaricato per come si è conclusa una vicenda iniziata alcuni mesi fa, sfociata in una crisi senza una possibile risoluzione.
A Brescia, arriva Trieste per l’ennesima domenica di festa, ormai una costante quando gioca quest’anno la Leonessa dei canestri; oltre ai brillanti risultati ottenuti fino ad oggi, la squadra di coach Diana sta divertendo e creando entusiasmo sempre crescente che ha contagiato l’intera città. Capita, quindi, durante la settimana, di entrare in un’attività commerciale e trovarvi affisso la locandina che annuncia la partita della domenica, non succedeva dagli anni ottanta quando un altro Basket Brescia faceva gioire la città e che ora ha passato il testimone, anche attraverso la rievocazione/evoluzione delle maglie da gioco che vestono in questa stagione i giocatori della Leonessa.
Oggi si affrontano due squadre “giovani”, lo stesso Diana le ha definite molto simili nelle loro caratteristiche, proprio di carattere. “Trieste mi ricorda un po’ la mia Leonessa, perchè scendono in campo con uno spirito battagliero in ogni partita, senza mollare mai”.
Primo quarto
Inizio di quarto un po’ sottotono per entrambe le squadre che sbagliano diverse conclusioni. A 6:55 c’è già il primo time out di coach Diana per riordinare le idee ai cinque in campo. La Leonessa si vede sotto di sei lunghezze.
Buona reazione dei bresciani che hanno uno spunto di energia e a 4:18 si ritrovano a sole due lunghezze e costringono Trieste al time out.
La partita prende corpo con buone giocate da entrambe le parti e la gara prosegue in sostanziale equilibrio e il quarto si conclude con tre punti di vantaggio per Trieste.
Secondo quarto
Parte forte la squadra di Dalmasson che ha il pregio di limitare l’attacco di Brescia un po’ impreciso rispetto il proprio standard stagionale. Entrambe le formazioni lottano su ogni pallone, facendo della difesa la loro arma principale.
La Leonessa riesce a mettere la testa avanti quando il cronometro segna 4:04 al termine e arriva così un time out Triestino, che però non calma l’ottimo momento della Centrale che riesce a chiudere il quarto avanti di 11 lunghezze.
Terzo quarto
Sembra tornato il gioco di inizio primo quarto con fatica da parte di entrambe le formazioni a concretizzare.
Subito un time out di Diana e la Leonessa riprende il piglio giusto e in un lampo arriva a più 14, che diventa un più 16 grazie ad una prepotente schiacciata del solito poderoso Justin Brownlee.
A 2:30 dal termine arriva un tecnico a Diana per proteste.
Trieste non si arrende e con caparbietà rosicchia punti tornando anche a meno nove. La frazione si chiude con Brescia avanti di undici lunghezze.
Ultimo quarto
Trieste come si poteva immaginare ci crede ancora e lotta con passione su ogni azione.
La Leonessa da parte sua, ha qualche defezione in attacco ma in realtà difende con grande aggressività e riesce a limitare gli avversari che rimangono a debita distanza fino a 2:56 quando solo otto punti dividono le due squadre e Diana utilizza l’ultimo time out a sua disposizione.
Gli ultimi minuti sono ad alta tensione, infortunio a Fernandez che esce dal campo, sorretto dai sanitari.
A Trieste va riconosciuto il merito di non aver mai mollato, malgrado il punteggio fosse ormai irraggiungibile, la compagine triestina, continua fino agli ultimi 5 secondi dalla sirena finale a pressare e fare fallo sistematico. Ecco riecheggiare le parole di Diana riportate anche qui nel prologo: “Trieste mi ricorda un po’ la mia Leonessa, perchè scendono in campo con uno spirito battagliero in ogni partita, senza mollare mai”.
In sala stampa Coach Dalmasson, riconosce a Brescia, di essere un’ottima squadra in piena salute anche a livello mentale.
Malgrado il risultato finale confessa di essere veramente orgoglioso dei propri giocatori, stasera come non mai.
Parole di elogio agli avversari arrivano da un sorridente Justin Brownlee che riconosce a Trieste di aver messo in campo da subito e fino alla fine una grande difesa.
Coach Diana conferma i complimenti a Trieste che, come aveva preannunciato in conferenza stampa pre-partita, non hanno mai mollato ed inizialmente hanno fatto perdere lucidità ai suoi giocatori. Venerdì, continua Diana, si deve andare a Verona, consapevoli che al di là della classifica, si troverà di fronte una squadra molto forte, costruita per grandi obiettivi e di conseguenza bisognerà affrontare la partita dal verso giusto e con grande umiltà.
Basket forever
BRESCIA – TRIESTE 96 – 88
parziali: 20-23; 26-12(46-35); 19-19(65-54); 31-34(96-88)
Brescia: Fernandez 15, Cittadini 6, Bolis n.e., Alibegovic 5, Piantoni ne, Benevelli 11, Loschi 14, Passera , Tomasello n.e., Nelson 17, Giammò, Brownlee 28 (+11 rimbalzi).
Trieste: Coronica 4, Fossati 6, Tonut 26, Mastrangelo 4, Grayson 5, Candussi 4, Carra 12, Marini 6, Holloway 6, Prandin15.
Arbitri: Scrima, Gagliardi, Tallon