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Grazie a una grande ripresa, Urania conquista il primo successo nella fase a orologio ribaltando una gara

che l’aveva vista sprofondare anche a -18 per merito di una Chieti superba nei primi 20 minuti. Con freddezza e convinzione nel poter girare l’incontro nonostante l’avvio poco felice, Milano esce forte dagli spogliatoi e, alzando i giri del proprio motore in difesa, ferma gli abruzzesi costringendoli ad un finale punto a punto dove la precisione di Langston a cronometro fermo e il giocare del duo Raspino-Piunti finiscono per fare la differenza.

La gara

Avvio subito frizzante con entrambe le squadre che trovano con facilità canestri e punti dentro l’area dando vita a un avvincente botta e risposta. Milano però dopo qualche minuto di fuoco si smarrisce e gli ospiti con un Sorokas in versione deluxe ne approfittano per fuggire colpendo ripetutamente in transizione veloce e contropiede. Urania risponde con Langston e trovando con Montano la prima tripla della gara: i loro canestri, assieme al contributo di Piunti e Raivio, risultano vitali per i Wildcats che sul finire del quarto tornano sul -4 (20-24).

Archiviato il rientro dei milanesi, Chieti apre il secondo quarto con un 11-1 che la porta ben oltre la doppia cifra di vantaggio. Milano, tra perse, errori al tiro e cattive letture delle varie difese proposte da coach Maffezzolli, perde il bandolo della matassa e con un nuovo 7-0 ospite si ritrova sull’orlo del baratro a -18 (24-42). Dopo l’ennesimo time-out chiamato da coach Villa Urania però ha un moto d’orgoglio e col duo Montano-Punti realizza un 12-2 che riapre insperatamente la contesa e consente alla compagine meneghina di andare al riposo all’intervallo sotto di 8 lunghezze.

Al rientro in campo, i giocatori seguono pedissequamente il copione del primo quarto mettendo a tabellone punti facili e veloci. Nonostante le soluzioni create da Montano e Raivio, è Sorokas che ancora una volta, abusando difensivamente di Benevelli, suona la carica per i teatini i quali, anche grazie a una fiammata di Ihedioha, allungano sul +8 (51-59). Urania però non ci sta e, trascinata da Raivio e Montano, spinge sull’acceleratore arrivando addirittura a mettere la testa avanti sulla sirena del periodo.

Sul 69-68 al 30’ la gara entra in una fase di stanca che vede le due squadre segnare appena cinque punti combinati in oltre 5 minuti. Passata la prima metà del quarto, Sorokas e Williams si accendono e conducono Chieti sul +4. Milano però vuole giocarsela fino in fondo e, sfruttando il bonus speso anticipatamente dagli abruzzesi, dalla lunetta prima pareggia e poi sorpassa i rivali con Langston sul 71-68. Bozzetto accorcia allora sul -1 tiene a galla la LUX che, dopo un inusuale 0/2 a cronometro di Raivio, ha la chance addirittura di vincere la gara ma i tiri di Meluzzi e Sorokas non trovano il fondo della retina consentendo così ai Wildcats di esultare per il primo successo della loro storia nella postseason di A2.

Man of the match

Grazie ai 21 punti con l’80% da due ma soprattutto al decisivo 4/4 dalla lunetta nei possessi finale, la palma del migliore in campo va indubbiamente a Wayne Langston, bravo con la sua mobilità, la sua freddezza e la sua presenza in area a incidere in maniera significativa sulle sorti del match.

Magic moment

Se Urania ha potuto giocarsi la chance di vincere la partita in un finale a punto a punto è perché all’interno del terzo quarto ha realizzato prima un 7-0 e poi un 8-0 che le hanno definitivamente consentito di concludere la rimonta e rimettersi in gioco anche emotivamente.

Numbers

Pur perdendo più palloni degli avversari, Urania è riuscita a strappare il successo grazie alla sua miglior circolazione di palla (21 assist a 11) e a una maggior precisione dalla lunetta, un fondamentale dove spesso la squadra di coach Villa quest’anno ha faticato.

Tabellini

Urania Milano: Raivio 13, Langston 21, Bossi 6, Montano 15, Benevelli 0, Raspino 5, Piunti 11, Franco 0, Pesenato 2.

LUX Chieti: Williams 11, Bozzetto 6, Meluzzi 8, Sodero 10, Graziani 2, Favali 2, Ihedioha 11, Piazza 0, Mitt 0, Sorokas 20.