Davanti a quasi 5.000 spettatori la Fortitudo confeziona 15’ di grande pallacanestro, i primi, che sono sufficienti a porre fine alla resistenza di Cento, che paga a carissimo prezzo (probabilmente anche oltre il lecito) l’assenza di Donato Cutolo e paga l’impegno di coppa infrasettimanale in termini di recupero fisico e psicologico.

Di fronte alla capolista va in scena una delle migliori esibizioni della Vandoni-band. Diciassette minuti di grandissima attenzione difensiva e buona trasformazione offensiva che rendono, di fatto, gli altri 23 minuti un lunghissimo “garbage time” dove si gioca, di fatto, per le statistiche.

Diciassette minuti in cui tutti i protagonisti trovano il proprio momento importante, dove ti ritrovi, leggendo le statistiche all’intervallo, che Raucci, in 5 minuti di utilizzo ha confezionato la miglior valutazione di tutta la squadra (a dimostrazione del fatto che tutti gli effettivi utilizzati da Vandoni hanno portato il loro fondamentale mattoncino). Dall’altra parte, non una squadra qualsiasi, ma la capolista. Una compagine che, con la sconfitta odierna arriva a quota 4 nelle gare perse (2 delle quali contro la Fortitudo). Cento che si presenta al Paladozza orfana di quello che probabilmente è l’uomo migliore, quel Donato Cutolo che da queste parti ricordano bene all’epoca (breve) targata Romagnoli. L’assenza non può però essere una scusante soprattutto nel modo con cui la capolista si arrende; di fatto senza lottare se si esclude la grande partita (almeno per 30 minuti) di Sebastiano Bianchi, davvero encomiabile. Di Trani, Demartini, Quarisa, Ikange accomunati dall’avere steccato completamente l’appuntamento, segno tangibile di una mancanza di maturità puntualmente evidenziata nella attenta analisi di coach Albanesi a fine gara.

Veniamo alla cronaca: dopo i primi 5 minuti giocati a ritmi altissimi ma con diversi errori sul filo dell’equilibrio, Cento si ritrova con l’unico vantaggio. 12-11. Saranno gli unici 19” in cui la squadra ospite manterrà la testa avanti. Da lì in avanti la Fortitudo prima stringe le maglie in difesa, rannuvolando il cielo centese, successivamente grandina sulla capolista per 12 minuti di grandissima pallacanestro sia difensiva, sia offensiva alla quale il solo Bianchi riesce a reggere per un parziale che si apre fino al 45-23. In questo frangente tutti gli uomini utilizzati da Vandoni fanno quello che il condottiero chiede di fare e il risultato è semplicemente devastante.

Nel terzo quarto Cento prova, se così si può dire, a riaprire la gara, tornando fino al -16, ma prima Samoggia, poi Iannilli trovano punti e giocate per il definitivo allungo. Gli ultimi dieci minuti sono una passerella dove la capolista naviga attorno al “ventello” di ritardo (chiudendo la gara a -21) e la Fortitudo, scoprendosi bella, magari pensa che i 4 punti tra sè e la vetta non sono poi così tanti. Il mese di Febbraio potrebbe essere quello giusto per mettersi là dove “osano le aquile…”

FORTITUDO ETERNEDILE – TRAMEC CENTO 80-59

(23-15) (47-31) (67-47)

Fortitudo Eternedile: Candi, Valentini 7 (2/3; 1/1), Lamma (0/1; 0/2), Grilli 7 (½; 1/6), Iannilli 16 (5/10), Samoggia 18 (2/6; 4/5), Montano 14 (4/7;2/4), Mancin, Raucci (4/4; 0/1), Carraretto 9 (3/10;1/5). All. Vandoni

Tramec Cento: Stupazzoni ne, Vitali 4 (1/3;0/5), Ikangi 4 (2/9;0/2), Bianchi 26 (10/15;1/5), Di Trani 4 (2/8;0/5), Quarisa 3 (1/7), Demartini 13 (4/9;0/2), Carretti 5 (2/5), Cutolo ne, Cavazzoli ne. All. Albanesi

Statistiche di squadra: Tiri da 2 punti: Bologna 21/43, Cento 22/56. Tiri da 3 punti: Bologna 9/24, Cento 1/19. Liberi: Bologna 11/18, Cento 12/19. Rimbalzi: Bologna 50 (36+14, Iannilli 12), Cento 41 ( 23+18, Ikangi e Bianchi 7). Assist: Bologna 24 (Valentini 8), Cento 13 (Di Trani 6).

Arbitri: Gallo e Giusto, voto 5,5. Spettatori: 4.921