Si presenta per primo coach Crotti in sala stampa visibilmente soddisfatto, ma ciò nonostante molto misurato nelle parole dell’analisi: «E’ stata una gara tosta. A un certo punto abbiamo fatto molta zona per arginare il gioco per Iannilli dentro l’area pitturata. Ha pagato bene la scelta. Abbiamo subito troppo la pressione difensiva della Fortitudo nel secondo tempo, questi piccoli errori ci potevano far buttare la partita e tutto quello che di buono avevamo fatto per 35 minuti. La Fortitudo resta una squadra di altissimo livello, che perde anche a causa delle nostre mostruose percentuali al tiro. Stasera penso che ci siano tanti meriti nostri, piuttosto che demeriti della Fortitudo».
In netto ritardo sulla consueta tabella di marcia arriva poi coach Vandoni scuro in volto e sicuramente molto amareggiato non solo per la sconfitta, ma per la mentalità con la quale i suoi hanno approcciato la gara: «Primo quarto assolutamente inadeguato. Abbiamo iniziato senza mordente e sapevamo chi avevamo di fronte. Loro hanno scavato subito un primo solco che ha creato problemi mentali, perché tante volte siamo riusciti ad arrivare vicino, con la voglia di voler arrivare a vincere la partita, ma siamo stati frettolosi, nonostante avessimo tempo e possibilità per gestire le cose in modo diverso. La partita può essere letta nel nostro atteggiamento negativo e passivo del primo quarto e nella prima metà del secondo quarto. Da lì è nata la frenesia di voler recuperare subito, nonostante ci fossero ancora tanti possessi. Abbiamo perso diversi palloni non forzati dalla difesa avversaria. L’ultima azione del secondo quarto è emblematica. Senza bonus non abbiamo fatto un fallo che poi ha portato un canestro facile da 3 punti dall’angolo».