Miglior Cortometraggio

Granarolo Bologna. Corto, come il periodo di vita di coach Bechi in terra felsinea e come il momento positivo vissuto all’ombra delle due torri. Gennaio nero in casa Virtus. I bolognesi hanno inanellato una serie di quattro sconfitte consecutive che sono costate la panchina a coach Bechi. Svanito l’effetto entusiasmo di inizio stagione, che aveva trascinato sotto i riflettori anche i giovanissimi Imbrò e Fontecchio, le ‘Vu’ nere sono entrate in un vortice di negatività che ha coinvolto quasi tutti i giocatori in canotta bianconera. Dalle mani di Pistoia, Cantù, Sassari e Cremona, sono partiti i colpi che hanno atterrato Bechi. Nell’ultimo match, non è bastato un mostruoso Walsh, autore di 33 punti, 10 rimbalzi e 40 di valutazione. Ora, la patata bollente, passa nelle mani di Giorgio Valli, ex Ferrara e Montegranaro. I tifosi bolognesi sperano che la propria squadra possa risollevarsi presto ma la situazione appare disperata. Valli di lacrime.

Miglior Colonna Sonora

Vuelle Pesaro. La musica, in casa pesarese, dovrà cambiare prima o poi. Il 2014 non è certo iniziato nel migliore dei modi. La Vuelle rimane fanalino di coda e perde tutte e quattro le partite del mese di gennaio. Sandro Dell’Agnello rimane al timone e potrà contare, nella lotta per non retrocedere, sul nuovo innesto Perry Petty e su uno scintillante e concreto O.D. Anosike. Il centro di origini nigeriane, nonostante le quattro sconfitte, si è fatto notare per le sue prestazioni a suon di doppie doppie: 23 punti con 17 rimbalzi e 38 di valutazione contro Brindisi, 13 + 11 mentre i compagni affondavano in laguna, 18 punti, 22 rimbalzi e 36 di valutazione nella debacle interna contro Avellino e 18 + 13 in quel di Caserta. Nell’attesa, a Pesaro, si abbandonano alle note della disco music anni ’80. Anosike C’est Chic.

Miglior Attore

Jimmy Baron. Due vittorie e due sconfitte, il bilancio dell’Acea Roma nel mese di gennaio. La sceneggiatura non è tra le migliori, ma l’interprete è di primo piano. La palma del miglior attore protagonista finisce nelle mani di Jimmy Baron, non tanto per il rendimento mensile, quanto per tutto quello che ha fatto vedere sin qui. Parte a rallentatore nella sconfitta di Venezia ma sale di quota a Masnago (22 punti con 6/10 da oltre l’arco). La Sutor si inchina ai suoi 16 punti (3/7 da tre) e la Virtus vince; non così sette giorni più tardi, a Brindisi: 15 punti e 19 di valutazione non bastano. Al di là degli ultimi altalenanti risultati di squadra, la guardia-ala giallorossa è diventata un punto di riferimento per i suoi. Se i compagni lo seguono, questa Virtus può spiccare il volo. Il Baron rosso.

Miglior Sceneggiatura Non Originale

Emporio Armani Milano. Non originale perché qualcuno, prima di lei, ci è già passata e perché la storia dell’Armani sembra tratta da un libro che ha avuto un discreto successo nella terra del Palio. Con due ex Montepaschi nel motore ed uno in panca, l’Emporio Armani è andata su di giri. La striscia di successi iniziata nel 2013, prosegue anche nel nuovo anno. Milano sbanca Sassari con 24 punti di Langford, il quale si ripete contro l’eterna rivale di Siena (20 punti per Keith). La guardia USA ha la mano particolarmente calda e ne mette 20 contro la capolista Brindisi e 16 nel derby contro Varese. L’ultima sconfitta risale alla debacle canturina, Hackett era di verde vestito e la divisa di Armani ancora lontana. Inutile sottolineare come Moss ed Hackett, sotto la direzione di coach Banchi, abbiano segnato la via. I biancorossi meneghini devono solo percorrerla ed i tifosi incrociare le dita. Verde speranza.