Partita dai risvolti importanti per entrambe le formazioni: Cremona cerca la conferma al vertice della classifica, allungando a otto la propria striscia positiva e assicurandosi la F8; Avellino, rinfrancata dal successo interno contro Torino, vuole dare continuità al percorso di crescita, in vista della F8 e rafforzata dell’addizione Ragland. PalaRadi sold out, come sempre.

I quintetti – Pancotto schiera Vitali, Turner, Washington, Southerland, Cusin. Gli risponde Sacripanti con Green, Acker, Leunen, Nunnally, Cervi. Apre la bomba di Marques Green. Dopo svariati tentativi a vuoto, Cremona segna 6 punti con Washington, Cusin e Southerland: gli uomini di Pancotto praticano una difesa asfissiante e attenta, non riuscendo però a trovare regolarità a canestro. Al 6′ la Vanoli sbaglia un paio di tiri e la Sidigas ne approfitta per impattare con Acker (da 3) e Cervi (8-8). Cremona perde qualche palla di troppo e Pancotto manda in campo Gaspardo, Biligha e McGee: è quest’ultimo che in un amen segna i 4 punti che costringono Sacripanti a parlarci su (-1’23”). Sale in cattedra Buva, che segna 4 punti; la tripla di Turner tiene incollata Cremona, che va al riposo sotto 15-16.

Secondo quarto – Nunnally fa ambo dalla lunetta, poi Cusin si erge a baluardo della propria area, infliggendo due stoppate consecutive agli avversari. Luca Vitali interrompe la sterilità offensiva dei biancoblu (17-18), che tuttavia appaiono meno lucidi che in altre occasioni, specie in attacco. Provvidenziale per i biancoverdi la tripla di Veikalas, seguito a ruota da Leunen e Nunnally, ai quali riesce a replicare il solo McGee (22-27 al 6′). Il gioco di Avellino è più perimetrale ed efficace, grazie alle sue bocche da fuoco; d’altro canto, Cremona non snatura il proprio gioco, attaccando con successo il canestro con Vitali e McGee. A Turner risponde un concretissimo Buva, che mette anche il libero aggiuntivo del 30-32, su cui le squadre vanno alla pausa lunga. Per Pancotto una partita sicuramente difficile da gestire, con le 10 palle perse e il gap ai rimbalzi (16 contro i 24 di Avellino), controbilanciato soltanto dalle percentuali disastrose degli irpini (tirano con un irreale 31%), dovute in gran parte alla buona difesa a uomo applicata dai lombardi.

Terzo quarto – Apre Southerland con una tripla, subito imitato da Buva, sul fronte opposto. Vitali e Cusin impongono un mini-break, che Acker interrompe sul 37 pari. Nunnally bombarda, ma Biligha riesce a correggere un’azione insistita di Washington (39-40). Il gioco appare più frizzante, ora, pur riservando parecchi errori in attacco, da parte di entrambe le squadre. Ancora Biligha ribadisce con la bimane l’ennesimo attacco al ferro di Washington; Buva segna e si gioca punto a punto sino alla tripla di Leunen (41-45). Biligha ancora a segno, ma Cervi fissa il 47-43 per Avellino. Nel terzo quarto, Cremona ha tirato con un misero 32% (1/6 da 3), mentre gli irpini si sono aggiudicati il parziale tirando con un confortante 46%.

Quarto quarto – La tripla in apertura di Leunen (43-50) costituisce un segnale forte: la partita si fa in salita per la Vanoli, che – con determinazione – accorcia grazie a Cusin e Gaspardo (48-50). A 5’40” il PalaRadi esplode in un boato, alla bomba di capitan Vitali, che riporta i suoi avanti 51-50. Sacripanti chiama la pausa tecnica. Al rientro Buva segna, Turner mette una tripla sulla sirena dei 24″ (54-52). A – 3’30” Nunnally piazza la bomba e impatta (55-55). Partita vibrante: Vitali sentenzia dalla carità; McGee dai 6,75. Sacripanti chiama time out sul 60-55 Cremona e 3′ da giocare. Si torna sul parquet e Washington va a segno; sulla ripartenza irpina, Nunnally bombarda. Rovesciamento di fronte: McGee attacca il ferro, Cusin vi si attacca con la palla (64-58). Cremona cattura tutti i rimbalzi possibili in difesa, grazie ad un Deron Washington monumentale ed un Cusin implacabile. Alla sirena il PalaRadi è una bolgia: Cremona ha vinto la partita forse più difficile e combattuta, forse la più importante, sinora. Otto successi di fila, record dei record, che significano la certezza di partecipare per il secondo anno consecutivo alle Final Eight. Per Avellino una sconfitta che brucia per come è maturata, dopo tre parziali condotti, sia pur in casa di una capolista.

Vanoli Cremona – Sidigas Avellino 64-58 (15-16; 30-32, 43-47)

Cremona: Southerland 7, Vitali 10, Mian, Gaspardo 2, Cusin 13, Cazzolato ne, Washington 6, Biligha 6, McGee 12, Turner 8. Allenatore Pancotto

Avellino: Norcino ne, Ragland 3, Green 3, Veikalas 5, Acker 7, Leunen 9, Cervi 4, Severini ne, Nunnally 14, Pini, Buva 13, Parlato. Allenatore Sacripanti