Con alcuni gocatori di prestigio ancora fuori, è il turno dei Milwaukee Bucks.

Relativa sorpresa che chiamino Rashad Vaughm da UNLV, tiratore esiziale, con la loro pick 17. La scelta dei Cerbiatti deve essere letta anche pensando al fatto che Khris Middleton è free agent, e non sarà semplce trattenerlo a cifre ragionevoli. Gli Houston Rockets, la squadra NBA di Alessandro Gentile, con la 18 prendono Sam Dekker, e questa non è una bella notizia per Gentile, o forse lo è per Milano. Dekker occupa la stessa posizione di AG, e quindi il figlio di Nando potrebbe decidere di aspettare il fallimento nella NBA di Dekker e di passare l’Oceano fra un altro anno. Un Fighting Irish viene scelto dai Washington Wizards al N.19: Jerian Grant, pg di talento e molto fisica, per quanto le sue misure siano state corposamente ridimensonate alla Combine di maggio. Il fratellino di Dorell dei Portalnd TrailBlazers, Delon Wright, gran difensore, è la chiamata N.20 dei Raptors: si tratta di un giocatore che molti hanno amato e molti odiato nelle previsioni: in tanti mock non era al primo giro. Se guardo alle mie previsioni, sono sorpreso di come non sia stato ancora scelto Kevon Looney, e la chiamata di Dallas aggiunge sorpresa a sorpresa: pur drammaticamente bisognosi di un centro o una vera ala forte, i Mavs decidono per una sf: Justin Anderson, pick N.21. Con il N.22 i Chicago Bulls selezionano Bobby Portis, pf da Arkansas, protetto di un altro grande prodotto di quella università: Corliss “The Big Nasty” Williamson. Intanto avveniva la prima trade, secondo runors apparsi sui profili dei commentaroti ESPN, con Atlanta che girava Oubre a Washington per Grant, e poi Grant ai Knicks per Tim Hardaway jr. Subito dopo la notizia, era il turno dei Blazers, che con la loro 23 selezionano Rondae Hollis-Jefferson, ala piccola con istinti da ala grande, grandissimo atleta e bel difensore. La pg di Duke, Tyus Jones, viene scelta al 24 dai Cleveland Cavs. Jarell Martin,  pf forse un po’ undersize da LSU, scala qualche posizione e arriva alla 25, dai Memphis Grizzlies. La chiamata degli Spurs è sempre molto attesa ad ogni Draft, e nemmeno questa notte tradisce le tradizioni della franchigia: Nikola Milutinov, centro serbo, uno degli europeans in bilico tra primo e secondo giro, viene da loro chiamato al N.26. Ed ecco un giocatore di culto, il figlio del grande Larry Nance sr., il “piccolo” Larry Nance jr, esser scelto con la pick 27 dai Lakers. Con la N.28 i Boston Celtics decidono di provare a riempire una delle loro caselle vuote: il tiro da fuori. Scelgono RJ Hunter, guardia da Georgia State, il ragazzo che con il suo buzzer beater nel round of 64 del Torneo NCAA ha fatto cadere il padre, allenatore di GSU, dallo sgabello dove sedeva, invece che in panchina, per via di un ginocchio rotto. E’ il turno dei Nets, che con la N.29 si prendono Chris McCollough, gran lavoratore, pf da Syracuse con wingspan di 7.3 e buon tiro dalla media. Per ultimi chiamano i Campioni: con la N.30 i Golden State Warriors selezionano Kevon Looney….tardi ma ti è andata bene, Kevon!!

Per il secondo giro, il commento finale e la fine della storia abbecedaria del Draft Vi rimando ai prossimi giorni, cari lettori.