Il divario finale è generoso con Cento che di fatto “veleggia”sul -20 dal 19-2 ( chiuso dopo un iniziale 15-0) di inizio terzo periodo fino quasi all’ultima sirena, recuperando qualcosa nel lunghissimo garbage degli ultimi 15 minuti a beneficio esclusivamente del dato statistico. La Fortitudo sopperisce ad una assenza importante, quella di mr. 20 a partita Pietro Aradori con una prova corale, che è musica per il primo sold out stagionale del Paladozza,  con almeno 4 solisti a dirigere una orchestra che complessivamente stecca poco o nulla, inanellando l’ottava vittoria in altrettante partite che lancia sempre di più Bologna a guardare tutti “dall’alto verso il basso”.

Otto su otto per una Effe che può prendere le due trasferte Friulane consecutive ( Udine nel recuperoe Cividale) con la tranquillità di chi anche nella malaugurata ipotesi di fare 0-2 e quindi permettersi il lusso di tornare con un doppio zero,  potrà al più condividere la testa della classifica e in quella posizione aspettare il 26 Verona per un altro crocevia importante sulle ambizioni di una squadra che anche oggi, di fatto, ha polverizzato l’avversario. Realistico Mecacci nel dopo gara: Noi oggettivamente potevamo e dovevamo fare di più. Non so se facendo di più saremmo comunque stati in grado di vincerla, ma almeno potevamo farla durare di più. L’energia difensiva che ha sprigionato la Fortitudo ha fatto la differenza. Per me a parte i primi 15 minuti è stata una non partita. La Fortitudo gioca con fiducia e sono equilibrati e ognuno sa il proprio compito e l’esempio di tutto ciò è Taflaj che non è mai stato convocato e alla prima uscita ha dato un buon contributo. Mi sembra che la Fortitudo sia la squadra più tosta del girone anche dal punto di vista fisico e oggi per batterla serve veramente non solo pareggiare l’energia che mettono ma anche produrre gioco, cosa che stasera non abbiamo fatto.

Un Caja sempre “bastone e carota” quello che affronta l’analisi posta partita: Abbiamo avuto un ottimo approccio sulla partita. Dovevamo partire dalla sconfitta di Supercoppa e dimostrare che da quel momento avevamo fatto un buon lavoro. La difesa è stata molto attenta, soprattutto nel lungo periodo. Il terzo quarto è stato importantissimo. I ragazzi si meritano questi risultati, si meritano di vivere giornate così. Oggi qualcuno si è fatto trovare più pronto di altri. Ringrazio lo staff: sono persona che, nell’ombra fanno un eccellente lavoro di supporto e desidero ringraziarli perché si fanno un “mazzo” non indifferente. Un ringraziamento va anche al pubblico per il tributo personale nei miei confronti che credo vada comunque esteso a tutta la squadra. Taflaj? Che abbia dato una mano è fuori di dubbio. Io guardo a quello che succede in allenamento. Questa settimana l’ho visto bene e ha avuto la sua possibilità. Io osservo, verifico, analizzo e se qualcuno mi fa finire la pazienza, sicuramente mi rivolgerò alla società. Per me la meritocrazia è sovrana e il lavoro in allenamento è fondamentale. I ragazzi lo sanno e sanno anche che io sono uno che non regala niente, proprio come a me non è mai stato regalato nulla”. Un atteggiamento sicuramente non empatico quello dell’Artiglio osannato dalla folla questa sera, ma un modus operandi che al momento lo mantiene imbattuto e a detta di tanti difficilmente battibile.

LA CRONACA
Forse è vero che sono solo i primi 15 minuti che ci riportano di una partita. Minuti dove Cento gioca in faccia alla Fortitudo e dove alcune individualità mantengono gli ospiti in linea di galleggiamento. L’impatto di Sabin è buono ( non certo come a settembre, ma buono) e ottimo è il primo tempo di Archie che va alla pausa lunga con 12 punti e un solo errore dal campo. Ma anche con il 40 da 3 e un dato oltre il 50 da 2 all’intervallo Cento sembra al traino di una partita che prima o poi, volente o nolente la scaricherà.

Il tutto avviene nel terzo quarto dove, come spesso ultimamente accade, la Fortitudo ringhia, difende “alla morte” e non regala nessuna conclusione facile. Cento si disunisce, Archie sbaglia qualoca di troppo, Bolpin sale in cattedra affiancando i three tenors Ogden, Freeman e Fatinelli e il 15-0 ( dal 47-42 al 62-42) che diventa 19-2 ( 66-44 al minuto 27) fa scorrere anche su questa partita i titoli di cosa a favore della effe scudata. Quattro miseri punti lasciati in sette minuti di gioco , 4/17 dal campo che parla da sé e la partita che finisce nel ghiaccio.

La effe rallenta sulle ultime curve del match lasciando a Cento l’onore delle armi e al fantasma di Yankel Moreno la possibilità di fare 10 punti ( ne aveva 0 al trentesimo). Ecco, questo forse è il dato eloquente di quello che è stato un lungo tratto di secondo tempo che va agli annali solo ed esclusivamente per numeri.

Fortitudo veramente importante: Ogden solidissimo e altamente produttivo ( ventello anche stasera con un approccio alla gara veramente importante), Freeman che alla fine sfiora la doppia doppia ( 19+8 il fatturato), Fantinelli e Bolpin che la doppia doppia la fanno ( Fante 16+10 rimb., Bolpin 11+10 assist) e tanti piccoli orchestrali che si ritagliano la loro fetta di merito ( Taflaj sicuramente, ma anche Conti che nonostante un rivedibile 1/9 resta sul terreno 21 minuti non inutili).

L’orchestra Fortitudo suona che è un piacere diretta alla grandissima da un Direttore d’altri tempi. Alzate il volume, vogliamo continuare ad ascoltare!

Pagelline

Fortitudo: Sergio 5,5: Piccola nota stonata. Conti 6+: Farà anche 1/9, vero… ma 21 minuti di campo, 4 rimbalzi ( 3 in attacco) 2 recuperi e +17 di plus minus. Bolpin 7,5: Nel terzo quarto sale in cattedra e lascia agli annali la doppia doppia. Panni 5,5: Fa il pari con Sergio. Fantinelli 7,5: Anima, corpo, testa e cuore  di questa Fortitudo. Imprescindibile. Freeman 7: Delizia la folla con una “reverse” su halley hoop e si fa sempre trovare sugli scarichi di Fante e Bolpin. Ogden 7,5: Un fattore soprattutto nei quadranti di attacco. Soffre un po’ Archie ma alla fine lo doma. Morgillo 5,5: Non vogliamo essere cattivi ma forse è il peggiore di serata, indipendentemente dalla fiscalità sui falli. Taflay 6,5: Nota lieta di serata. Mai visto giocare si ritaglia 15 minuti di sostanza. All. Caja 7: Mezzo voto in meno solo perchè forse Taflaj non è quelo di stasera da stasera.

Cento: Mussini 6: Crolla come tutti nel terzo quarto, per il resto senza infamia e senza lode. Bruttini 4,5: Possiamo una battuta? Troppo Bruttini per essere vero. Sabin 6: Non è quello di settembre, ma la difesa della effe non è quella di settembre. Kuuba 4: Difficile dargli di più. 15 minuti inqualificabili. Palumbo 5: Magari fa anche qualcosa, ma con lui in campo Cento fa -18. Toscano 4: Nulla di buono da segnalare, anzi. Archie 6,5: Ovvio, scompare nel secndo tempo, ma se nel primo c’è partita è merito suo. Moreno 4,5: Fa canestro quando i buoi non solo solo scappati, ma si sono pure persi… Sbeffeggiato da Bolpin. Ladurner 5,5: Magari qualcosa di buono lo fa, ma anche lui a gara abbondantemente chiusa. Mecacci 5,5 Non ha frecce al suo arco, ma i suoi forse alzano bandiera bianca troppo presto.

Arbitri: Attard, Costa e Di Martino 6,5: qualche sbavatura nel complesso di una partita semplice e senza troppe preoccupazioni.

FORTITUDO BOLOGNA – SELLA CENTO 84-72 (24-17) (47-40) (70-51)

Fortitudo Bologna: Giordano ne, Bonfiglioli ne, Sergio 3 (1/3 da 3), Conti 4 (1/5, 0/4), Bolpin 11 (5/7), Panni 3 (1/2 da 3), Kuznetsov ne, Fantinelli 16 (3/8, 3/4), Freeman 19 ( 7/10, 0/1), Ogden 20 (5/9, 2/6), Morgillo 2 (1/2), Taflaj 6 (3/4 , 0/1). All. Caja

Cento: Mussini 10 ( 4/8, 0/2), Bruttini 3 (1/3), Sabin 14 (4/8, 2/6), Kuuba 1 (0/1, 0/2), Palumbo 7 (1/1, 1/2), Buccioln NE, Toscano 2 (0/1, 0/4), Magni NE, Archie 17 (5/8, 1/2), Moreno 10 (2/4, 2/3), Ladurner 8 (3/4). All. Mecacci

Statistiche di squadra: Tiri da 2: Bologna 25/44, Cento 20/38. Tiri da 3: Bologna 7/21, Cento 6/21. Liberi: Bologna 13/17, Cento 14/19. Rimbalzi: Bologna 38 ( 29+9, Fantinelli 10), Cento 29 (24+5, Toscano 6). Assist: Bologna: 23 ( Bolpin 10). Cento 9 ( Mussini 4). Valutazione 106-66 ( Freeman 23).

Arbitri: Attard, Costa e Di Martino.

Spettatori: 5.490 ( esaurito )