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In un calendario sempre più fitto e con partite ormai sparse a macchia di leopardo per tutta la settimana, Urania inaugura con Torino

un ciclo di sei gare in ventitré giorni, una successione di impegni al termine della quale potremmo avere un’idea un po’ più chiara circa la classifica e la reale forza dei Wildcats.

La compagine lombarda arriva all’appuntamento con la Reale Mutua non nelle migliori condizioni visto che è reduce da un giro di tre trasferte chiuso con una vittoria (a Casale) e due ko nelle ultime due uscite a Udine e Capo d’Orlando. Qui, in particolare, Milano ha dovuto mandar giù un boccone parecchio amaro: compiuta la rimonta dal -16, nel finale punto a punto i siciliani hanno avuto la meglio condannando i meneghini alla quarta sconfitta stagionale.

Attualmente dunque a sei punti in classifica, Urania è chiamata ora a raddrizzare il proprio record in un match per nulla semplice contro un avversario di primissimo piano. Torino, infatti, non solo è terza (5-2 il bilancio fino adesso) ma è soprattutto attrezzata con un roster di livello per puntare a salire di categoria e ritrovare il palcoscenico dell’A1.

Il momento di Torino e la rivincita di Supercoppa

I piemontesi, vittoriosi 73-59 nell’ultimo incontro in quel di Udine contro un’altra rivale accreditata per la promozione a fine anno, giungeranno all’Allianz Cloud con il chiaro intento di migliorare ancor la propria posizione graduatoria e chiudere in bellezza la quinta trasferta nelle ultime sei gare. Prima quindi di ritrovare le mura amiche del PalaRuffini, la banda di coach Demis Cavina tenterà di sbancare il prestigioso parquet dell’Allianz Cloud nel re-match degli ultimi quarti di finale di Supercoppa alle Final Eight di Cento.

In quella circostanza i gialloblù ebbero la meglio su un’Urania spuntata (assenti Raivio, Montano, Piunti e coach Villa) grazie a un parziale chiave fra terzo e ultimo quarto, decisivo per chiudere poi 87-65. Considerate le assenze da una parte e dall’altra (in casa torinese mancava Pinkins), entrambe le squadre si troveranno di fronte un avversario molto diverso da quello incontrato a inizio novembre scorso.

La Reale Mutua infatti sta viaggiando sulle spalle di una difesa da prima della classe (miglior formazione del girone per punti concessi così come per percentuale da tre punti, realizzazioni da due, rimbalzi offensivi e palle perse forzate), sfruttando nell’altra metà campo la qualità diffusa del proprio organico e il momento d’oro di Ousmane Diop, terzo miglior cannoniere del raggruppamento con oltre 20 punti di media (conditi da 7,4 rimbalzi e un irreale 82% da due punti).

Urania cercasi solidità

Il centro di origini senegalesi instaurerà certamente un’elettrizzante (sulla carta) sfida con Wayne Langston che, se si parla di mobilità sotto le plance ed efficacia offensiva, può tener testa al rivale in gialloblù. Urania però non potrà aggrapparsi solo al proprio numero 7 ma, oltre a cercare un’unità d’intenti difensiva migliore di quella palesata in Sicilia, per provare a strappare il primo successo casalingo del campionato dovrà obbligatoriamente giocare una partita senza alti e bassi e priva di cali d’intensità.

In questi frangenti, infatti, la pericolosità e la profondità di Torino potrebbero non lasciare scampo a una Milano ancora incline talvolta, come nella scorsa stagione, ad accendere e spegnere immotivatamente il proprio motore sia in difesa che in attacco.

Per superare dunque indenne l’ostacolo Reale Mutua ed evitare, come dichiarato da coach Locati in sede di presentazione, “di specchiarsi nel proprio giocoUrania dovrà sfoderare una prestazione superlativa applicandosi con tenacia e mostrandosi più volenterosa dei rivali nel voler conseguire i due punti e mantenere così inviolato per la prima volta il campo di casa.

Nel 2019/2020, curiosamente, questo accadde all’ottava sfida in campionato: un anno dopo, in un calendario stravolto da rinvii e recuperi, l’incanto potrebbe ripetersi proprio in quello che per Milano, causa Covid-19, sarà esattamente l’ottavo turno di A2.