È un’estate torrida per il Basket italiano, che parte dalle stucchevoli (ma non casuali) prese di posizione FIP, con annessa rinuncia ad organizzare gironi degli Europei, passa per una Serie A a 18, anzi 16, “e perché non 14?”  squadre, per arrivare alle mannaiate Comtec e chissà quante amenità ancora a venire.

In questo clima la Virtus Segafredo Bologna avvia le grandi manovre per quella che dovrà essere, per sua stessa ammissione, la stagione della svolta (definitiva). Abbandono burrascoso della Champions per l’EuroCup, aumento considerevole di budget (si vocifera di 14 milioni complessivi) e rivoluzione tecnico-societaria gli ingredienti principali sin qui. I tifosi, spiazzati dagli addii di figure storiche, attendono ora novità dal mercato, dopo che l’eroe di Champions Punter si è accasato ufficialmente all’Olympiakos.

Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza dopo il turbinio di nomi usciti da trattative vere ma difficoltose,  da quelle fantasiose, o da semplici sondaggi. Partiamo da Teodosic, in costante contatto con casa Virtus e Sasha Djordjevic ma con sirene importanti dall’eurolega (Maccabi e Olympiakos). Giocatore che farebbe svoltare decisamente mercato ed ambizioni bolognesi, ma al momento difficilmente accostabile ai bianconeri a meno di clamorosi retroscena. Strelnieks, altro nome decisamente caldo nelle scorse settimane, sembra diretto sempre ad Atene ma questa volta sponda Panathinaikos. “Spifferi di corridoio” parlerebbero anche dell’interessamento per Udanoh, accostato però a mezza serie a. Particolare attenzione allo spot di centro, tallone d’Achille della Virtus 18/19, dove si fa il nome di Kuzmic in uscita dal Real, ma anche qui per ora null’altro che voci . Ed allora, in attesa di sviluppi reali, a Bologna si certifica la permanenza di Aradori (in un primo momento non così scontata) e si festeggia la nascita della sezione femminile, che giocherà dalla prossima stagione nella massima serie.