Nella ventiseiesima giornata di Eurolega l’Olimpia ospita la Stella Rossa di Belgrado dell’ex Charles Jenkins, tornato dopo un solo anno in maglia Olimpia nella capitale serba. EA7 ancora priva di Dragic (out fino al termine della stagione), Simon (pronto al rientro in una decina di giorni), Kalnietis (idem) e Fontecchio (infortunatosi nell’ultima trasferta di Eurolega), mentre la Stella Rossa si presenta al completo.

Milano si presenta all’ultimo posto in regular season con poco ancora da dire in coppa, mentre Belgrado è ancora in corsa per i playoff grazie anche alla quasi imbattibilità del campo di casa dove è spinta dal tifo serbo, presentissimo e rumorosissimo anche oggi in più di 2000 unità ad Assago. Belgrado domina il primo quarto grazie alla velocità di esecuzione offensiva e alle buone percentuali da tre punti e tocca nel secondo periodo il più 15, contro una Milano mai doma.
Nel terzo quarto la squadra di casa riesce a tenere botta ai serbi e in avvio di ultimo periodo riesce a mettere a segno un parziale di 10 a 0 che riapre definitivamente l’incontro. Belgrado però ha rotazioni maggiori e riesce a prevalere nel finale su una mai arrendevole squadra italiana, che ha dimostrato ancora una volta come la sua Eurolega avrebbe potuto avere esiti ben diversi da quelli riscontrati.

La gara

Coach Repesa schiera in quintetto Hickman, Abass, Sanders, Raduljica e Macvan, mentre Coach Radonjic decide di partire con Jenkins, Dangubic, Mitrovic, Lazic e Kuzmic.

Time out chiesto da Repesa dopo solo 6 minuti di gioco, con Milano che, sotto 4 a 10 nel punteggio, nonostante l’ingresso di Cinciarini e la scelta di giocare con il doppio playmaker, cerca di correre in contropiede senza però costruire buone azioni di gioco e tiri puliti.

Primo quarto che termina sul punteggio di 10 a 25 per la Stella Rossa, che sembra nettamente superiore su entrambi i fronti, in difesa sempre precisa sulle rotazioni difensive e in attacco cerca, riuscendoci, di aprire il campo per liberare i suoi tiratori, ottenendo in un amen 7 punti di Jenkins (limitato però da due falli commessi) e 6 di Guduric.

Nel secondo Milano, guidata soprattutto da Pascolo, che soffre in difesa i chilogrammi di Bjelica, resiste a Belgrago e  in attacco riesce a sfruttare la maggior mobilità dei suoi che portano prima a 7 punti immediati del giocatore italiano e come conseguenza lasciano maggior spazio agli esterni milanesi, dovendo la difesa serba preoccuparsi maggiormente dell’area pitturata.

All’intervallo si va sul 31 a 43 in favore dei serbi, ma Milano lotta su ogni pallone e sembra viva più che mai.

In avvio di ripresa Milano si porta sul meno 8 a metà quarto, continuando a lottare su ogni pallone e cercando di allungare la difesa a tutto campo, Belgrado sembra calare di intensità e scendono le proprie percentuali dall’arco, complici anche il terzo fallo e conseguente panchina di Guduric.

All’ultimo mini intervallo il punteggio è di 50 a 60, al termine di un terzo quarto giocato con grande intensità da Milano contro una Belgrado in difficoltà, ma che è riuscita a limitare l’arrembaggio dei padroni di casa portatisi a 6 lunghezze di distanza a poco più di 2 minuti dalla sirena.

Con un parziale di 8 a 0 l’EA7 si porta a meno 2 dopo soli 2 minuti di gioco, con l’attacco di Belgrado che sembra essersi inceppato, non trovando più tiri aperti e collezionando una serie di banali palle perse (4 in poco più di 1 minuto), che costringono Coach Radonjic al timeout; Milano trova il pareggio sul 60 pari a 6 minuti dal termine, con Kuzmic che immediatamente ferma la rottura prolungata dei suoi convertendo un gioco da 3 punti.

La partita termina sul punteggio di 71 a 78 con Belgrado che risorge negli ultimi minuti di gara come un’araba fenice, sfruttando la stanchezza di Milano, autore di una grande rimonta nell’ultimo periodo e di prova giocata alla pari contro una delle squadre che al momento sta dimostrando di giocare uno dei migliori basket europei.

Magic moment

Azione della partita il fondamentale gioco da tre punti di Kuzmic, che interrompe il parziale di Milano e la rottura prolungata di Belgrado nei primi 4 minuti di ultimo periodo.

Man of the match

MVP dell’incontro Kuzmic, autore di 11 punti nel solo ultimo quarto, in grado di contrastare da solo la rimonta di Milano prendendo letteralmente sulle spalle la propria squadra in un momento di prolungata difficoltà.

Numbers

Milano nonostante la scelta di giocare “piccola” per gran parte della partita vince la sfida a rimbalzo (36-32), ma paca la scarsa percentuale dall’arco (3/21 contro il 10/26 di Belgrado).

EA7 Emporio Armani Milano – Crvena Zvezda Belgrado 71 – 78 (10-25; 21-18; 19-17; 21-18)

Milano: McLean 9, Hickman 14, Raduljica 4, Macvan 8, Pascolo 11, Giardini ne, Cinciarini 7, Sanders 12, Abass 6, Cerella.

Belgrado: Wolters 8, Thompson, Dangubic 3, Mitrovic, Lazic 7, Dobric ne, Simonovic 13, Rakicevic ne, Jenkins 11, Guduric 12, Kuzmic 15, Bjelica 9

Arbitri: Hierrezuelo, Latisevs, Fritz

Spett. 11289