Che l’avversario fosse di quelli non all’acqua di rose era cosa notissima. Cuore, determinazione e la spumeggiante prestazione del duo Lautier Ogunleye -Zugno non sono bastati a Bergamo, priva di Carroll, per arginare la piena di una M Rinnovabili Agrigento che ha confermato di avere una marcia in più. Per i ragazzi di Devis Cagnardi si tratta del quarto acuto di fila. Bergamo, invece, deve segnare una tacca alla casellina dei passi falsi per la sesta volta consecutiva. E la classifica continua a piangere con soli quattro punti accumulati in nove turni. Le miniere in cui Agrigento ha saputo scavare per trovare l’oro dell’81-66 con cui si è imposta sul parquet bergamasco del “PalaAgnelli” si chiamano soprattutto James e Easley, artefici nel computo finale di 36 degli ottantuno punti del loro sodalizio. Ma si chiamano anche Albano Chiarastella, autore di un fascio di assist decisivi placcati oro. Bergamo deve insomma cercare di ritrovare se stessa per abbandonare la zona patema e cercare di mettere il timbro tranquillità sulla sua stagione lavorando sopratuttto sulle palle perse e sugli errori a canestro che anche contro Agrigento sono emersi in eccesso, i siciliani si confermano compagine solida e in grado di puntare in alto.
PRIMO QUARTO – Bergamo prova subito a prendere le misure ma Agrigento accende la luce e lo fa in modo possente portandosi sull’11-0. Bergamo si tiene in partita grazie a un Lautier Ogunleye versione tuttofare e davvero in grado di disegnarci cuore e sano agonismo in ogni palla a spicchi che tocca, spalleggiato da uno Zugno ancora una volta in giornata sì, e così al quinto minuto la situazione è sempre in mano ai girgentini ma per 18-7. Zugno impreziosisce il suo personale e il tabellino con un tiro da tre, Agrigento però rischiaccia l’acceleratore con Ambrosin e James che la portano a chiudere il primo quarto in vantaggio per 30-20.
SECONDO QUARTO – Bergamo prova ad alzare il fortino ma De Nicolao fa prendere ad Agrigento un ulteriore piano di ascensore e si porta a più dodici, Bergamo perde qualche pallone che sarebbe opportuno gestire meglio e Agrigento ringrazia sfruttando il “regalo” e portandosi a 40-25 a tre minuti dal morire della prima tranche di gara. Bergamo non dà segni di ripresa e all’intervallo più ampio è ancora sotto con gli ospiti per 34-48.
TERZO QUARTO – Bergamo estrae come al solito il cuore ma Agrigento sembra averne di più e gestisce a dovere l’ampio fossato tracciato nei due quarti precedenti, al 4′ la situazione è di 41-52. Zugno riesce a sfornare un canestro da due e porta lo svantaggio dei gialloneri a meno nove. Illuminata sopratuttto da Pepe, James e Easley la squadra ospite mantiene però il comando delle operazioni e il terzo quarto è ancora in suo pugno con un parziale di partita di 66-57. Una Bergamo più convinta di quella vista nei primi due quarti non è bastata.
ULTIMO QUARTO – Agrigento è decisa a chiudere i conti definitivamente e lo dimostra con i soliti James e Easley portandosi avanti per 75-58. A Bergamo non basta la verve di un Lautier Ogunleye da medaglia per la sua illuminante onnipresenza e il suo costante tentativo di sfondare il cesto girgentino e la partita finisce nelle mani della M Rinnovabili con il punteggio di 81-66.
MAN OF THE MATCH
Christian James se lo è posto come per missione; mai starsene sotto i venti punti a partita. Ma non si limita a pensarlo, vi è sempre un meccanismo che lo pone in grado di tradurre il suo “wishful thinking” (pio desiderio) in realtà. E questo manda in visibilio i tifosi girgentini che possono autoconcedersi l’autorizzazione di pensare in grande. Ventidue punti ventidue sono l’indice di uno stato di forma strepitoso unito a un talento cristallino. Ma sarebbe delittuoso non mettere il timbro “bravissimo” su fronte giallonero anche a Dwayne Lautier Ogunleye che ha intrecciato cuore, talento e voglia di contribuire al rilancio dei suoi con una caparbietà e una tenacia che persin commuovono.
MAGIC MOMENT
Al quarto conclusivo Bergamo si presenta sotto di più nove, ritardo non trascurabile ma neppure ingestibile. A quel punto, però, la pressione psicologica di dover rimontare già nei primi minuti della quarta frazione si avverte palpabile e finisce per tradursi in qualche errore di troppo, Agrigento ha così la strada spianata per modellare il risultato a proprio piacimento.
NUMBERS
Tiri liberi: Bergamo Basket 20 su 28 (Lautier Ogunleye 12) ; M Rinnovabili Agrigento 12 su 13 (James 5).
Rimbalzi: Bergamo Basket 22 su 29 (Lautier Ogunleye 5), M Rinnovabili Agrigento 24 su 32 (Easley 4).
Assist: Bergamo Basket 5 (Marra 2), M Rinnovabili Agrigento 15 (Chiarastella 15).
TABELLINO
BERGAMO BASKET: Lautier Ogunleye 25, Zugno 16, Costi 7, Dieng 6, Bozzetto 4, Parravicini 4, Marra 2, Allodi 2, non entrati Aristolao, Crimeni, Carroll. Coach: Marco Calvani.
M RINNOVABILI AGRIGENTO: James 22, Easley 14, De Nicolao 11, Pepe 10, Ambrosin 9, Rotondo 6, Chiarastella 5, Fontana e Moretti 2, Cuffaro 0. Coach: Devis Cagnardi.