Terza vittoria consecutiva, quarta nelle ultime sette giornate e ora Caserta rivede la luce in fondo al tunnel. Decisiva per la permanenza in serie A sarà la sfida di domenica prossima all’Adriatic Arena contro Pesaro.

Una strepitosa Juvecaserta manda al tappeto una Reggiana lanciata all’inseguimento del secondo posto ma che è costretta a cedere il passo al Palamaggiò. Davanti a 5.550 spettatori la partita si accende sin dalle prime battute e, dopo qualche botta e risposta (10-7 al 4′), i padroni di casa spingono subito sull’acceleratore. Le triple di Scott e Moore fanno volare Caserta sul 18-9 al 6′. Al primo giro di boa il vantaggio casertano resta immutato ma è nel secondo quarto che gli uomini di Esposito affondano i colpi. Domercant ritorna ai fasti senesi e con 8 punti consecutivi spinge Caserta a confezionare un micidiale break di 18-4 così al 18′ il tabellone fissa il punteggio sul un 44-21 a dir poco incredibile. La Reggiana è in balia delle onde, Menetti ruota gli uomini sul parquet senza particolari risultati, così all’intervallo si arriva sul 47-28.

Alla ripresa del gioco dopo l’intervallo lungo entra in scena Scott che, con 8 punti in un amen, porta nuovamente Caserta a toccare il +23 sul 56-33. Solo a questo punto Reggio Emilia riesce a scuotersi, nei 4′ finali del terzo periodo ed il primo minuto dell’ultima frazione piazza un 17-4, riducendo il gap sotto la doppia cifra (63-54 al 31′). A togliere le castagne dal fuoco a coach Esposito ci pensa Domercant con una tripla, quindi Scott dalla lunetta e Vitali rispediscono all’inferno i biancorossi e al 34′ Caserta torna su un più rassicurante +16 sul 70-54. Nell’ultima parte di gara Reggio prova senza neanche troppa convinzione a risalire la china ma ormai Caserta è in pieno controllo e porta meritatamente a casa il successo (75-65).

Domenica prossima per la Juvecaserta il sogno salvezza può diventare realtà, ma c’è ancora un «ultimo gradino da salire, quindi da martedì torniamo in palestra con umiltà e restiamo con i piedi per terra» dirà in sala stampa coach Vincenzo Esposito, pensando alla sfida decisiva di Pesaro che ammette «per me sarà come gara 5 della finale scudetto del 1991 a Milano».

Sul versante opposto Menetti riconosce i meriti di Caserta che «per poco non ha sorpreso Milano e nelle ultime giornate ha battuto, prima di noi, Venezia e Sassari» ma guarda avanti «perché ora dobbiamo farci trovare pronti per i playoff».

Martedì il Comitato di Garanzia per lo sport del Coni si esprimerà (finalmente) sul ricorso di Caserta (presentato solo il 20 marzo scorso!). Se i bianconeri riavranno il punto, all’Adriatic Arena potranno anche perdere fino a sei punti, diversamente non avranno alternative al successo.

PASTA REGGIA – GRISSIN BON 75 – 65

(26-17, 47-28, 63-51)

Pasta Reggia: Mordente 2, Domercant 18, Antonutti 3, Vitali 8, Tommasini 4, Michelori ne, Capuano ne, De Franciscis ne, Moore 6, Tessitori 3, Scott 19, Ivanov 12. Allenatore: Esposito

Grissin Bon: Mussini, Chikoko 6, Polonara 10, Lavrinovic 7, Della Valle 10, Pini ne, Kaukenas 2, Cervi 4, Silins 2, Diener 14, Cinciarini 10. Allenatore: Menetti

Arnitri Tolga Sahin, Seghetti, Borgioni

Pasta Reggia: tiri da 2: 17/37 (46%), da 3 11/22 (50%), liberi 8/12 (67%), rimbalzi 35 di cui 9 offensivi

Grissin Bon: tiri da 2 17/32 (53%), da 3 5/26 (19%), liberi 16/21 (76%), rimbalzi 37 di cui 13 offensivi