Rivoluzione senza eccessi di spesa in casa Reyer, come sta scritto anche nel karma di Carlo Recalcati che su questa virtù sempre più rara ha costruito una carriera sportiva non interrotta nemmeno con quello strano “affaire” del brusco impeachment in azzurro dopo l’europeo del 2009, nonostante il rinnovo in tasca, sul quale magari un giorno si potrebbero scoprire attinenze con qualche protagonista della vicenda senese.

Prosegue la trattativa con Ress che chiede tre anni di contratto, dall’altra parte la proposta è “uno più uno” e uscita al primo anno, a discrezione delle parti. Alla fine l’accordo potrebbe essere un biennale secco, anche perché è pedina strategica del nuovo mosaico l’ala-centro della Bassa Atesina (Salorno provincia di Bolzano) il quale chiederebbe 500 mila euro dopo quel che ha fatto a Siena e soprattutto in questa stagione. L’Umana Reyer potrebbe partire infatti all’inizio della stagione rinunciando a uno straniero in attesa dei tagli dei camp di selezione della NBA, un discount-time sempre interessante, e utilizzare il nuovo arrivato come jolly spaziando nella scelta fra i 5 ruoli.

Charlie Recalcati che, fortuna sua, dimostra 50 anni di meno, ha chiuso anche quest’anno con un grande successo il “Best Camp” di Sibari Green Village, con ben 250 ragazzini, e sta arrivando a Venezia per mettere un’altra bandierina nel suo fortunato giro d’Italia cominciato con umiltà (Bergamo e Parma) e che gli ha consentito di vincere tre scudetti storici in tre città diverse, il primo della Fortitudo e di Siena e il decimo di Varese. E conquistare l’argento olimpico (ma con gli americani in campo, non come a Mosca per il boicottaggio e un certo Rombaldoni nei primi 5 della finale coi greci).

Si pensava che l’Umana Reyer, che miete successi a livello giovanile senza pari, fosse pronta a entrare nel club delle pretendenti scudetto, invece la politica di Brugnaro, colui che nei mesi scorsi è andato sui giornali per aver acquistato un’isola storica della Laguna (Poveglia) per 530 mila, affare che dimostra quanto i veneziani siano maestri in questa arte, è ossequiosa a quello che Recalcati definisce “un buon budget che rende difficile pensare a Mike Green e impossibile a Otello Hunter”.

L’Umana Reyer “incontra difficoltà col fatto che oggi gli stranieri per firmare con Venezia vogliono anche giocare la Coppa che non per ora non facciamo”, spiega Recalcati il quale attende la definizione del mercato di Milano per completare il roster e guarda alla Summer League dove il team manager Mauro Sartori andrà per definire il contratto con Cameron Todd Moore, il 23 centro dell’Alabama di 2, 11 che sta provando coi Clippers che però hanno preso Spencer Hawes nel ruolo di centro. Moore ha fatto un’ottima impressione nella sua prima uscita all’Estero in Ucraina, e lasciato un buon ricordo alla Juve Caserta. Considerato un buon difensore, ha migliorato anche in attacco, è quel che si dice un giocatore “futuribile”.

Intanto le tessere stanno andando a posto, dopo gara6 c’è stata una stretta di mano fra i dirigenti senesi e Jeff Viggiano, 30 anni il 24 luglio, quando finito il college è arrivato in Europa per giocare a Norkopping (Svezia) è stato scoperto da Pavia che poi l’ha ceduto a Milano, col quale è diventato cittadino italiano (la famiglia è originaria di un paesino vicino a Matera). Non ha avuto fortuna, o come completa fiducia da parte dell’allenatore, o come nel caso di Treviso e Siena è arrivato nell’anno della chiusura. Ma per Recalcati parte 3 titolare.

Come cambio per le guardie è arrivato un altro futuribile, il lituano Deividas Dulkis, 1, 95, 26 anni, che il Lietuvos Rytas ha mandato negli Stati Uniti (Florida State) per fare esperienza e l’anno passato prestato al Tofas Boursa (Turchia).

Da Siena la Reyer ha preso anche Bejamin Oertner, il miglior giocatore austriaco. Il roccioso sudtirolese di Innsbruck ha fatto il suo a Cantù, Treviso e Siena. Detto di Ress, c’è ancora una disponibilità di 700 mila euro per un pezzo importante (Haynes?).

Intanto Marco Ceron rientra dopo tre stagioni di prestito nelle divisioni inferiori (Recanati, Castelletto Ticino, Napoli), si tratta di una guardia veneta che ha fatto la trafila delle nazionali, e il cambio del play sarà Michele Ruzzier che arriva da Trieste dove andrà invece in prestito Akele. Alla fine l’unico confermato è il croato di Dubrovnik Hrvoje Peric, ala forte e centro, 28 anni, 20, 3, 11, 2 punti, 4, 7 rimbalzi. E’ quel che si dice un giocatore sinonimo di utilità e serietà che ha davanti a sé ancora notevoli potenzialità. Fattosi le ossa nella sua magnifica città, è passato poi titolare nelle due maggiori realtà dalmate, Spalato e Zara, distintosi nella Lega Adriatica dopo una favolosa partita di Coppa contro la Benetton ha firmato da Treviso e poi la chiamata di Venezia dove si è conquistato la stima dei tifosi, amante della lettura, cattolico, sempre puntuale agli allenamenti, al servizio della squadra, con Recalcati che lascia molto spazio alla creatività e non ragione a scatole chiuse, ha una magnifica opportunità.

Lo starting five di Recalcati sarebbe l’ex varesino Mike Green uscito dal Khimki e dal costo per ora proibitivo, Phil Goss come guardia, Viggiano Ress numero 3, poi Ress o Peric 4, Cameron Moore, cambi per le guardie Dulkys e Ceron, cambio del play Michele Ruzzier, Benjamin Ortner per il ruolo di 4 e 5.

Quando gli chiedo cosa chiede nel suo primo campionato a Venezia, Carlo Recalcati risponde con la sua mirabile sintesi, simile alla caratteristica del gioco delle sue squadre: assestarsi, trovai i punti fermi per riuscire a sorprendere. “I due obiettivi di partenza sono i playoff e l’ingresso fra le prime otto di Coppa Italia, ma non fermarci lì, come base per essere protagonisti di una nuova stagione per Venezia.

Per la fascia di capitano, Recalcati l’ha promessa a Phil Goss per motivarlo nel ruolo di giocatore-guida, diciamo che Ress potrebbe essere il capitano aggiunto.

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