Andata degli eightfinals di Eurocup e vittoria per l’Olimpia Milano in casa del Banvit Bandirma per 69-72. La squadra di Repesa, nonostante le assenze di Cerella, Gentile, Lafayette, rimasti a Milano, Batista (inutilizzabile in coppa) e Macvan (in panchina ma inutilizzabile causa virus influenzale), supera le difficoltà e trova nel trio Simon-Sanders-Cinciarini l’ancora al quale aggrapparsi per trionfare.

Repesa schiera in quintetto Cinciarini-Jenkins-Sanders-Mclean-Magro, Ernak gli oppone Fortson-Johnson-Gecim-Moerman-Widmar. Partita che si sblocca dopo 1:30 grazie al lay-up di Widmar mentre il primo canestro biancorosso arriva a 6:30 dalla fine con la tripla del 4-3 di Sanders. Il quarto si caratterizza per errori marchiani da ambo le parti nelle letture di gioco che portano a turnovers banali (saranno 7 per l’Olimpia e 6 per il Banvit a fine periodo). Milano fatica a rimbalzo con Widmar ad imperare su Barac, così arriva il parziale di 7-0 che costringe Repesa a chiamare time-out sul 13-6. Il classe 1996 Gecim mette in mostra delle buone giocate di tecnica pura che giustificano la titolarità a lui concessa dal coach turco.

In uscita dalla pausa forzata arriva un controparziale di 5-0 innescato da due transizioni da palla rubata, chiusi da Cinciarini, con fallo, e da Kalnietis per il 13-11 alla prima sirena. L’olimpia non trova risultati dal suo imprescindibile pick and roll trovandosi costretta ad affidarsi alle individualità che producono solamente triple forzate.

Persa di Kalnietis in apertura di secondo quarto per il 15-11 di Fortson. Milano alza un minimo l’intensità difensiva con gli aiuti di Mclean sotto canestro costringendo i turchi a tiri forzati che non trovano la retina. Nella metà campo offensiva si mette in evidenza Kalnietis con le sue proverbiali penetrazioni per 8 punti che tengono milano a contatto in questa fase. Tuttavia, le difficoltà di Barac a rimbalzo e le perse in attacco, spesso provocate da penetrazioni forzate, nonché un Fortson incontenibile, fanno si che la squadra di casa allunghi sul 26-21 con Repesa che ferma nuovamente la partita.

Come in precedenza, Milano trova una reazione con l’energia di Mclean (2 rimbalzi offensivi consecutivi) e una tripla cruciale di Cinciarini, per frenare la fuga turca sul 30-23, e un grande gioco da tre punti grazie ad un’entrata con cambio di mano e conclusione con la sinistra sempre del play italiano che conferma la sua metamorfosi a leader assoluto vista nelle finali di Coppa Italia. Sul finale, due triple dall’angolo di Simmons e Gecim portano il Banvit al massimo vantaggio sul 38-30 che chiude il primo tempo nel quale l’olimpia appare distratta e scarica dal punto di vista mentale dopo la tre giorni milanese, meno reattiva sulle cosiddette 50-50 balls. La bassa percentuale da tre punti dei turchi (23,1%) salva Milano da una partita che poteva essere indirizzata già dopo i primi venti minuti. Mattatori Courtney Fortson (10 punti e 4 assist) e Gecim (8 punti e 17 di +/-).

L’unica variazione ad inizio ripresa è Simon nel quintetto ospite. Dopo un alley-oop sull’asse Moerman-Widmar, arriva il parziale di 9-0 che riporta l’olimpia a ridosso degli avversari con Simon falso play a distribuire assist al bacio e Sanders principale terminale offensivo a deliziare la folla prima con una tripla in 1vs1 poi con una schiacciata in traffico dopo essersi divorato la linea di fondo e un lay-up in seguito a rubata dalle mani di Fortson. La difesa biancorossa è aggressiva, sfida l’attaccante faccia a faccia, grazie anche alla incredibile capacità di Sanders di cambiare su tutti, forzando turnovers mediante aiuti portati con il tempo giusto sui cambi e giocando d’anticipo sulle linee di passaggio. Il parziale prosegue raggiungendo il 19-5 con l’Olimpia che fa circolare molto bene la palla trovando di conseguenza tiri apertissimi. Interessante la variante tattica proposta da Repesa con un lucido Kalnietis in regia e un Cinciarini sempre più in fiducia al tiro. Si chiude la frazione sul 50-53 (12-23 il parziale).

Il quarto periodo vede un inizio di grande agonismo, ma anche molta confusione. Milano prova a mettere le mani addosso in difesa, ad essere aggressiva, ma trova più falli che palloni e raggiunge il bonus in 2:30. Un paio di scelte scriteriate di Simon e la fisicità difensiva del Banvit innescano il 10-4 dei primi 4’ di gioco. Arriva la clamorosa e pesantissima tripla in fade away dagli otto metri di Sanders allo scadere dei 24” per il 60-60. Milano prova ad appoggiarsi a Mclean in post, ma non trova nulla per merito della difesa molto competente di Moerman coadiuvato da Carmichael. Il Banvit trova viaggi in lunetta con continuità ed è cosi che si arriva agli ultimi due minuti con la squadra di casa avanti nel punteggio.

Qui va in scena lo show offensivo di Simon che deciderà una partita sul filo dell’equilibrio: jumper dai 5 metri dal palleggio per il -2  a 1:30 dalla fine sul 67-65, tripla in allontanamento 1vs1 sfruttando il vantaggio in termini di mobilità su Moerman per il vantaggio, spettacolare floater dopo aver lavorato in post per due palleggi leggendo il mismatch contro Slaughter per il controsorpasso sul 69-70.

Il Banvit ha la palla per vincere, ma sull’ultima rimessa Fortson azzarda una penetrazione a destra che trova Jenkins a rubargli il tempo, a stopparlo e a fargli carambolare la palla sulla schiena per il decisivo recupero Olimpia.

Sull’ultima azione, Kalnietis riceve, scarica per il tagliante Cinciarini trovando il suo stinco, Magro raccoglie e trova un incredibile canestro svitandosi sulla linea di fondo per il 69-72 finale.

MVP

Krunoslav Simon (15 punti, 6/11 dal campo, 5 rimbalzi, 5 assist). È vero che per 38 minuti le vere anime dell’Olimpia di oggi sono state Andrea Cinciarini e Rakim Sanders, ma i 10 punti negli ultimi 10 minuti dimostrano, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la straordinaria vocazione di clutch player del croato ex Lokomotiv Kuban, anche quando sembra non vivere una serata particolarmente positiva, che regala ai biancorossi una situazione di partenza favorevole in vista del match di ritorno al forum.