La sfida contro l’Islanda nelle parole di coach Luca Dalmonte:

Punti di forza:

A – E’ una squadra che vuole prima, ancora che schierarsi, giocare a campo aperto ricercando tiri rapidi entro i primi 6/9 secondi.

B – Cinque fuori uno contro uno. L’Islanda gioca contemporaneamente con 5 giocatori perimetrali, un falso cinque più esterno che interno. Giochi con rapida esecuzione per sfruttare il movimento costruendo situazioni di uno contro uno a catena.

C – Squadra molto pericolosa nel gioco senza palla, intendo dire back door e tagli lato debole. Cinque giocatori perimetrali significa pericolosità da parte di tutti e tiro da tre punti. In questo contesto, l’opzione principale per status e carriera è sicuramente Stefansson, leader tecnico indiscusso.

D – Secondi terminali sul perimetro sono Sigurdason e Vihjalmsson, giocatori che alla pari di Stefansson godono di licenza offensiva per numero di tiri e aggressività ad attaccare il ferro.

E – Miglior realizzatore, in più di una partita nel pre-Europeo, Palsson ala forte che, di fatto, è un’ala piccola. Pericoloso dall’arco ma altrettanto aggressivo, nel suo essere dinamico, nell’attaccare il ferro mano destra.

F – Leader emotivo, per la sua combattività in entrambe le parti del campo, Baeringsson, un centro esclusivamente perimetrale; tiro da tre e uno contro uno di isolamenti mano destra.

 

L’attenzione nel costruire il ritmo partita e nel sacrificio di rientro difensivo sono i punti attraverso i quali dovremo costruire la nostra partita. Responsabilità di ogni giocatore nel tenere e resistere ogni singolo uno contro uno.

In difesa, data la taglia simile tra i diversi giocatori, propongono cambi sistematici per tutti i 40 minuti. La nostra attenzione dovrà essere nel leggere e riconoscere i vantaggi che questa difesa ci potrà dare senza per questo perdere il nostro ritmo e la nostra aggressività offensiva.

Ufficio Stampa