Difficile poter dire che ci sia stata partita: sicuramente si può dire che la Fortitudo rimediata la sconfitta di Udine ( dove tutto è andato storto. Martino docet)fa la voce grossa ribadendo, se mai ce ne fosse bisogno chi è la capolista e mandando al campionato un altro segnale molto forte: per scalzare questa Fortitudo da questa posizione, qualcuno ( leggasi Montegranaro) dovrà dimostrarlo sulle inviolate tavole del Paladozza.

Cagnazzo realista nel dopogara: “mi aspettavo questo inizio di partita, e devo ammettere che la Fortitudo ha dimostrato tutta la sua forza e la voglia dei giocatori di andare in fondo a questo campionato. Io avevo chiesto ai miei di combattere; purtroppo lo abbiamo fatto solo dopo aver preso due pugni importanti. In trasferta continuiamo ad avere problemi sulla reazione ai momenti difficili. In casa riusciamo ( e i risultati arrivano): in trasferta invece pur avendo avuto occasioni con le nostre “pari” non siamo mai riusciti a portare a casa i due punti peccando nel momento in cui dovevamo avere reazione e mettere energia. Abbiamo ancora dieci partite, le prossime due fondamentali, e possiamo ancora costruire un buon campionato”.

Un Martino sempre piu’ soddisfatto in sala stampa: “oggi volevamo avere un approccio importante alla partita, tornando a giocare una pallacanestro aggressiva, collaborando in attacco. L’inizio è veramente stato forte, creando i presupposti per controllare la partita lungo tutto l’arco del 40 minuti. 

Sono riuscito a dare dei minuti a tutti, soprattutto a Mancio che sta recuperando il ritmo gara. Dopo la sconfitta di Udine , dove abbiamo avuto una giornata troppo negativa in troppi effettivi dovevamo reagire per riprendere convinzione. A Udine tutti insieme tanti hanno bucato la partita: può succedere ma devi andare immediatamente oltre. Ora una pausa che ci permetterà di ricaricare le pile in vista di un importante tour de force, Piacenza, Mantova e Montegranaro. Contenitissimo del feeling con la tifoseria: ancor piu’ contento del fatto che ciò sia avvenuto dopo metà campionato, segno tangibile del fatto che i tifosi hanno premiato il lavoro che quotidianamente faccio con passione. Perché allenare la Fortitudo per me resta comunque un grade traguardo. Questo è molto bello.

LA CRONACA

La partita inizia e finisce. La Fortitudo mette sul campo la voglia di “ripartire”; Jesi, per contro pare uno sparring partner degno di un allenamento di pugilato. Hasbrouck sugli scudi, ma anche Rosselli e dopo 3’30” e dopo che Cagnazzo ha già chiamato entrambi i time out del primo tempo, il tabellone segna 20-0 per la capolista. Jesi è inesistente, confermando la pochezza della squadra di Cagnazzo in trasferta. C’è per la verità un minimo sussulto di vitalità che porta i marchigiani sul-12 ( 24-12), unico momento in cui la Fortitudo subisce qualche iniziativa ospite. Pronto time out di Martino che porta ad una uscita dei suoi con un nuovo break di 12-1 per il 36-13 con cui si arriva al nuovo massimo vantaggio, mantenuto al 38-15 di fine primo quarto. Cifre da capogiro per la Fortitudo ( 84% al tiro globale, 92% al tiro da 2 con uno strabiliante 61 di valutazione). C’è da dire che la difesa di Jesi è inqualificabile e l’attacco non fa neppure il minimo sindacale ( 6 di valutazione complessiva).

Anche nel secondo quarto la musica non cambia e se anche le percentuali calano, Jesi non sembra avere le possibilità di impensierire il meccanismo biancoblu’ che trova in Sgorbati il miglior finalizzatore offensivo (12 punti in 8 minuti nel secondo periodo). Il divario si “sistema” in maniera abbastanza ripetitiva e periodica tra i 25 e i 30 punti a vantaggio dei padroni di casa che solo nelle ultime battute della seconda frazione alzano totalmente il pedale dall’acceleratore subendo un 10-0 che porta Jesi a chiudere il quarto con “appena” 21 punti di scarto.

Restano comunque importanti le cifre con cui la Fortitudo va alla pausa lunga: 76% nel tiro da 2, 50% nel tiro da 3 con un 67% globale condito da 19 assist e un 91 di valutazione complessiva. Jesi è molto Knowles e Baldasso (per loro 18 punti con 6/7 dall’arco) e poco altro. La prestazione sotto le plance di Jesi è disastrosa e disarmante ( 23-11) e complessivamente quella difensiva largamente insufficiente. Una squadra, quella ospite che dimostra ancora una volta una differenza di prestazione tra casa e trasferta realmente problematica. 

Nel terzo periodo la musica non cambia: la Fortitudo diverte e si diverte, Jesi tutto quello che prova a fare è non rendere il passivo umiliante. Scende un paio di volte attorno ai 30 punti di scarto su alcune folate, prima di Hasbrouck, poi di Fantinelli e Pini (79-50) per poi navigare con i “soliti” 25 punti di svantaggio con i quali si chiude il terzo periodo. Degli attributi richiesti dagli encomiabili tifosi ospiti ( che vedono la loro squadra inanellare un poco prestigioso 0-9 lontano da casa ) poco e niente, purtroppo. Si spegne Knowles, Dillard è un fantasma; arriva qualcosa da Totè e Mascolo e veramente null’altro. 

Che il quarto periodo fosse un lungo “garbage time” era chiaro dopo aver visto non tanto i primi tre quarti, quanto i primi cinque minuti. Serve esclusivamente a dare spazio e tempo a chi solitamente ne fa meno ( leggasi alla voce Sgorbati, ma anche Mancinelli in via di recupero del ritmo-partita), o a mantenere il divario in termini, se così si può dire, accettabili ( da parte ospite). Serve a aggiustare una valutazione devastante da parte della Fortitudo (151 quella totale con la bellezza di 30 assist e il 64% al tiro totale) e, ultimo ma non ultimo, a mettere tutti, ma proprio tutti a referto. Quello che potrebbe davvero dirsi una serata perfetta.

Ora il tempo per ricaricare le pile ( la Fortitudo posticiperà al 20 Febbraio la gara in quel di Mantova, originariamente prevista per la prossima domenica) per affrontare appunto una settimana importante che culminerà, il 24 con la terza delle supersfide, quella contro Montegranaro, l’unica a tenere sempre il ritmo della capolista.

Pagelline: 

Fortitudo : Sgorbati 7+, Cinciarini 6+, Mancinelli 6,5, Franco s.v., Benevelli 6, Leunen 6,5, Prunotto s.v., Venuto 7, Rosselli 7, Fantinelli 7, Pini 6, Hasbrouck 7,5. All. Martino 7.

Jesi: Kouyate s.v., Dillard 4,5, Knowles 6+, Mascolo 6,5, Baldasso 6,5, Santucci 4,5, Rinaldi 5,5, Maspero 6, Valentini 5, Mwanazita s.v., Totè 6+. All. Cagnazzo 5

Arbitri: Caruso, Nuara e Pellicani 6,5

FORTITUDO BOLOGNA – TERMOFORGIA JESI         104-81(38-15) (59-38) (83-58)

Fortitudo: Sgorbati 14 (3/3, 1/2), Cinciarini 7 (2/3, 1/3), Mancinelli 8 (3/4), Franco 2 (1/1), Benevelli 9 (3/4, 0/2), Leunen 6 (3/3), Prunotto 2 (1/1), Venuto 12 (1/1, 2/4), Rosselli 12 (4/6, 1/2), Fantinelli 10 (4/6), Pini 8 (3/4), Hasbrouck 14 (4/7, 1/3). All. Martino

Jesi: Kouyake (0/1 da 3), Dillard 2 (1/3, 0/3), Knowles 15 (0/1, 5/9), Mascolo 9 (4/6, 0/1), Baldasso 13 (1/2, 3/6), Santucci 4 (1/2, 0/5), Rinaldi 9 (3/7, 1/2), Maspero 16 (4/8, 2/9), Valentini (0/1, 0/3), Mwananzita, Totè 13 (3/5, 1/2). All. Cagnazzo

Statistiche di squadra: Tiri da 2 punti: Bo: 32/43. Je: 17/35. Tiri da 3: Bo: 6/16, Je: 12/41. Liberi: Bo 22/26, Je 11/13. Rimb.: Bo 37 (Benevelli 7), Je 35 (Mascolo 7). Assist: Bo 30 (Hasbrouck 6), Je 18 (Dillard 7). Valutazione: Bo 151 ( Hasbrouck 21), Je 69 (Totè 16). 

Spettatori: 5.325.