Due gare totalmente diverse, con situazioni diverse, con svolgimento diverso, ma con un unico vincitore. La Fortitudo fa 2-0 mostrando di saper vincere anche laddove la tecnica lascia il posto alla determinazione e l’attacco alla difesa. Vince con le armi di chi ha voglia, fame e desiderio di affermazione. Montichiari non sta di certo a guardare e, come coach Cadeo conferma nel dopo gara, dà tutto quello che ha in maniera encomiabile. Sprofondando nel burrone, ma sapendo ritrovare le forze per aggrapparsi ancora alla partita anche quando per sette lunghi minuti nel quarto periodo mette insieme la bellezza di un solo punto in attacco. Da questo punto la Fortitudo deve ripartire se vuole cercare di giocarsi bene il primo match point. Non pensare che Montichiari sia finita, ma sapere che i lombardi hanno mille vite e sicuramente alcune di queste ancora da spendere.

Ma veniamo alla gara: L’inizio è contratto e si segna poco. Come al solito Boniciolli ruota quasi da subito tutti gli uomini che ha a disposizione partendo con il collaudato quintetto con Sorrentino, Valentini, Samoggia, Carraretto e Iannilli. Cadeo mescola invece le carte lasciando fuori dai primi 5 Bonfiglio e Perego e abbassando il quintetto. La gara non decolla e le squadre sbagliano anche molto. Due triple in chiusura di quarto ( una di Capitan Lamma di tabella) dicono che la Frtitudo prova a mettere la freccia. Montichiari non ci sta, trova buone cose da Bonfiglio, si rimette in carreggiata e a metà del secondo periodo passa a condurre (24-26). La Fortitudo pasticcia un po’ troppo, tiene benino in difesa, ma in attacco è estemporanea. Montano bene quando siavvicina a canestro, meno quando spara a volte senza senso dall’arco ( il nuovo “tiro ignorante”?). Iannilli fa a sportellate con Marconato e il solito Italiano inizia il suo personale show fatto di grande intensità che lo porta a contestare svariati palloni agli avversari. In chiusura di quarto Montano trova una tripla dall’angolo e la Fortitudo mantiene il possesso pieno di vantaggio (36-33).

Nel seondo tempo esce dagli spogliatoi una Fortitudo meno incisiva del solito. Siamo infatti abituati a vedere il cambio di passo degli uomini di Boniciolli che stavolta non arriva. Montichiari invece con Scanzi e Bonfiglio, oltre a un buon Cazzolato resta sempre a contatto spaventando la Fortitudo che sulla tripla di Cazzolato (48-50) va vedere strani fantasmi alla Boniciolli band. Time out del coach friulano e cambio di passo della squadra padrone di casa che trascinata dagli oltre 4.600 del Paladozza ( in grande spolvero per il 15.o anniversario dello storico primo scudetto) lascia le bricoli di lì in avanti a Montichiari. Da quel 48-50, si passa infatti al 63-52 con cui si prendono gli ultimi 4’30” di gara. In circa dieci minuti, Montichiari racimola 2 punti dalla linea della carità e subisce un 15-2 che risulterà decisivo. Con un paio di triple di Infanti e Genovese la compagine lombarda rimane con le unghie e con identi attaccata al match, ma prima Carraretto ( sontuoso il suo ultimo quarto) e poi Capitan Lamma ruotano a doppia mandata la porta di accesso. In tutto questo un Montano ritrovato ( in fondo ha avuto un passaggio a vuoto di ben una gara…) molto positivo e molto maturo nella gestione delle situazioni sia offensive, sia difensive ( leggasi alla voce palle recuperate).

Per Montichiari la seconda sconfitta in 48 ore, nuove ferite da rimarginare e nuove domande da porsi. Chiaro, vincere in un Paladozza gremito che trascina i propri beniamini per 40 minuti 40 è impresa davvero difficile di questi tempi. Ma per quello che si è visto in campo la Fortitudo appare una squadra quadrata, attenta e difensivamente mordace, anche in una serata dove subisce l’infortunio di Samoggia, la serata stortissima di Raucci e l’infortunio ( seppure pare di entità pi modesta) di Italiano. Tyrovare l’alchimia per batterla è molto difficile.

Nota finale per il pubblico, che merita il massimo dei voti. Prima, come detto, la ricorrenza, poi la sofferenza, poi la gioia, culminata in 5.000 cuori tutti in piedi ad acclamare il Capitano. Quel Davide Lamma che, in conferenza stampa, ammette di essersi commosso e ancora con una forte emozione riconosce che una cosa simile è veramente un privilegio per pochi… Il pubblico della Fortitudo è un privilegio e uno spot bellissimo per la pallacanestro italiana.

FORTITUDO BOLOGNA / CONTADI CASTALDI MONTICHIARI 76-66 (17-12) (36-33) (55-51)

Fortitudo: Candi 6 (0/1;1/3), Valentini 4 (2/3), Lamma 10 (2/3 da 3), Iannilli 8 (3/4), Samoggia (0/1), Montano 23 (8/13, 2/6), Sorrentino 7 (2/3; 1/2), Raucci 2 (1/1), Carraretto 7 (2/3, 1/4), Italiano 9 (3/4, 1/4 ). All. Boniciolli

Montichiari: De Ruvo 6 (3/4, 0/2), Stojkov 3 (0/1, 1/5), Cazzaniga 5 (1/4, 0/2), Marocnato 1 (0/1), Perego 5 (2/5), Genovese 10 (2/2; 2/4), Infanti 8 (1/2, 2/4), Cazzolato 9 (1/2, 2/6), Scanzi 8 (1/2, 2/3), Bonfiglio 11 (2/2, 2/5). All. Cadeo

Statistiche di squadra: Tiri da 2. BO 21/33 (64%), MC 13/25 (52%); Tiri da 3: BO 8/22 (36%); MC 11/31 (35%), Liberi: BO 10/19 (53%), MC 7/13 (54%). Rimb. BO 33 (24+9, Italiano 9) MC 31 (21+10 Cazzolato 5). Saldo perse/recuperate Bologna -6 (15/21), Montichiari -10 (13/23). Assist: BO 17 (Montano 5), MC 20 (Bonfiglio 5). Valutazione: BO 86 (Montano 22), MC 61 (Bonfiglio 14).

Spettatori: 4.631