La Fortitudo butta alle ortiche la possibilità di giocarsi una posizione migliore della 11 o della 12 con una prestazione in chiaroscuro che comunque aveva in pratica portato in porto quando l’inerzia, nell’ultimo periodo, gli aveva dato un paio di possessi di vantaggio. Sul +3 e palla in mano a poco più di 40 secondi dalla fine Thornton, fin lì l’apoteosi del chiaroscuro pensa male di prendere l’ennesimo tiro da tre punti che trova solo il ferro e concede a Pepe la possibilità di impattare a 80. L’ultimo possesso del regolamentare è un’altro passaggio “scuro” della serata che, complice la persa lascia il tempo a Torino per provare a vincerla nei 40 minuti ( pur avendo 23 secondi e con la squadra avversaria che senza far fallo ti lascia tutta la libertà, quantomeno, di non perderla). Ma la frittata è solo rimandata: nel supplementare la Fortitudo ( con gli stessi 5 per gli ultimi 5 minuti del regolamentare e tutto l’extratime) non trova niente di meglio che sparacchiare da 3 punti ( 9/35 il dato finale di una spasmodica ricerca del tiro dall’arco) e complice l’annebbiamento complessivo di campo e panchina lascia a Torino i due punti e le speranze di rilanciarsi nel girone blu.
Un Ciani assai soddisfatto è quello che si presenta in sala stampa nel dopo partita: Abbiamo fatto una grande impresa della quale mi complimento con i ragazzi. Venivamo da un ciclo di sconfitte e di infortuni e anche oggi eravamo senza De Vico e Poser che avrebbero avuto un grande impatto. Questo è un gruppo orgoglioso che non molla. Vincere qui non è mai facile: la Fortitudo è una squadra con talento e fisicità. Nei possessi decisivi siamo riusciti a convertirli in punti e in una vittoria. Di segno opposto un Dalmonte da mea culpa : Dispiace e comprendo i disappunti. Io devo guardare avanti: è necessario abbassare la testa e lavorare con una auspicabile continuità per avere ritmo e confidenza migliori che sia attacco che sia difesa. Il mio unico rammarico è quello di non essere stato in grado di spingere la squadra a concretizzare un attacco più vicino a canestro dove non c’è stato equilibrio tra le conclusioni da 2 e da 3 punti. C’è anche da dire che molti tiri sono stati figli delle scelte difensive di Torino che ci ha sfidato al tiro da tre punti (e ha avuto ragione n.d.r.). A livello difensivo abbiamo cambiato situazioni per togliere le uscite di Pepe e i suoi Pick n’roll e siamo stati puniti dai cambi difensivi ed è un aspetto che dobbiamo aggiustare. Da noi incalzato sulla scenta di giocare gli ultimi cinque minuti del regolamentare e tutto il supplementare senza mai cambiare quintetto chiosa: Come tutte le scelte difendo quella di giocare con gli ultimi cinque anche tutto il supplementare. Nel regolamentare bastava un tiro comodo segnato anzichè sbagliato e uno evitabile subito per essere qui a parlare di tutt’altro. La stanchezza nel supplementare è figlia di una rotazione che doveva essere diversa e figlia del fatto che ci sono giocatori che devono riprendere ritmo e condizione. Bisogna però ammettere che stasera il coach non ci ha convinto e resta il principale artefice della ulteriore debacle interna della effe.
LA CRONACA
Torino è solida, nonostante gli infortuni ( De Vico è in panchina per onor di firma e Poser neppure tra i convocati) e sin dalle prime battute mostra una pallacanestro convincente e redditizia, soprattutto nella metà campo offensiva. Pepe ispirato, ma non è una novità, e i piemontesi vanno in fuga ( 8-19 al sesto). Bologna in avvio non ci capisce niente e se non fosse per Candussi e Fantinelli la notte sarebbe alquanto buia e tempestosa. Aradori assolutamente inconsistente, Thornton dannoso, Cucci falloso. C’è tutto per ovviamente finire sotto in maniera netta nel punteggio. In chiusura di quarto la effe riduce a meno otto e complice l’ingresso di Vasl ( ordinato e anche, nel primo tempo, produttivo) ricuce. Certo il rientro è complicato e non immediato, Torino esiste e Vencato indovina una tripla da almeno 2 metri fuori dall’arco, ma tra un jump di Vasl e le scorazzate di un ottimo Capitan Fante, Bologna riesce ad arrivare in partià a tre secondi dalla pausa lunga. Ciani time out, la effe ha un fallo da spendere e lo spende ( malissimo) sul tiro di Pepe che si beve Barbante (2+1 e Torino al thè con +3). Il secondo tempo bisogna ammetterlo, è piacevole: canestri dall’una e dall’altra parte, equilibrio assoluto dove chi attacca sul pari sembra avere dieci punti di vantaggio. La effe, a dire il vero dal 25 esimo in avanti acquisisce un minimo di inerzia ( anche se Aradori è un fantasma e Thornton fa e disfa), ma Candussi è presente e il Fante è un valore aggiunto. Cucci a metà del quarto periodo indovina la “solita” tripla e la effe vola a +5. Torino sta lì, non si disunisce e si rimette a un possesso fino agli ultimi, scellerati, 40 secondi. Il supplementare è tutta inerzia piemontese che quando conta ritrova Mayfield e Jackson, mentre la effe perde quel poco di Thornton che sembrava poterla guidare nel porto sicuro ma che alla fine la porta in mare aperto in mezzo alla tempesta. Torino vince con merito, la Fortitudo si lecca le ferite e deve, e tanto, farsi un bell’esame di coscienza sulla gestione degli effettivi e delle scelte.
Pagelline
Fortitudo Bologna: Thornton 5: Grida vendetta quell’ 1/10 dall’arco e soprattuto quel tiro a 40” dal gong sul +3. E’ una incompiuta. Aradori 4: La peggiore da inizio anno: indisponente e fuori partita. Barbante 6,5: In dodici minuti cosa vuoi chiedergli? 5 stoppate, applausi Panni 6: Tira tanto, ma si sbatte. Vasl 6: Non si è capito il perchè possa stare in campo solo 12 minuti. Candussi 7: Fino a che ne ha è il valore aggiunto. Fantinelli 7: stesso discorso fatto per Candussi, finisce come il primo sulle ginocchia. Italiano 6: Poteva starci qualche minuto nel finale. In fondo dopo un inizio balbettante il suo lo stava facendo. Cucci 5,5: stavolta forse si intestardisce tanto, ma in certi momenti sembra il capro espiatorio in fondo agli attacchi con poco senso. Dalmonte 4: la sconfitta è roba sua, senza se e senza ma. Ciani lo ha portato a scuola.
Reale Mutua Torino: Mayfield 6,5: Inizia in sordina, ma quando conta è presente. Vencato 6: in campo per 42 minuti. Fatica ma errori grossolani non ne fa. Taflaj 5: In rotazioni corte ha minuti, ma di fatto non appare in linea con il livello dei compagni. Schina 7: Non sbaglia niente. Jackson 6,5: Magari può sembrare poco importante, ma vai a vedere la voce rimbalzi d’attacco, tutti extra possessi. Guariglia 6: Non la sua miglior partita, ma si fa oltre 42 minuti di campo. Pepe 8: Si magia tutti, ad uno ad uno i piccoli avversari. E la porta al supplementare con un gioco di prestigio assoluto. Ciani 7,5: Sui mangia il dirimpettaio giocando in 7.
FORTITUDO BOLOGNA – REALE MUTUA TORINO 89-92 d.t.s. (15-23) (38-41) (63-63) (80-80)
Fortitudo: Thornton 17 (7/7, 1/10), Aradori 2 (0/1 da 3), Natalini n.e., Barbante 6 (2/4), Panni 11 ( 1/1, 3/9), Vasl 6 (3/3, 0/3), Candussi 18 (5/7, 2/5), Fantinelli 15 ( 5/10, 1/1), Italiano 5 (1/2, 1/3), Cucci 9 ( 2/5, 1/3). All. Dalmonte
torino: Mayfield 19 ( 6/9, 1/6), Fea N.e., Vencato 10 (3/6, 1/2), Taflaj 5 (1/4 ,1/1), Schina 10 ( 2/2, 2/2), Jackson 9 ( 3/5, 1/4), Guariglia 15 (4/12, 2/5), De Vico NE, Delle Ave NE, Pepe 24 ( 4/4, 4/9). All. Ciani.
Statistiche di squadra: Tiri da 2: Bologna 26/39, Torino 23/42; Tiri da 3 punti: Bologna 9/35, Torino 12/29; Liberi: Bologna 10/10, Torino 10/17. Rimbalzi: Bologna 40 (31+9, Fantinelli 14), Torino 36 (28+8, Jackson 12). Assist: Bologna 18 ( Fantinelli 6), Torino 18 ( Vencato 7). Perse /rec. Bologna 18/13, Torino 12/9.
Arbitri: Foti, Rudellat, Roiaz.
Spettatori: 4.218