Si è chiusa ufficialmente questa sera, con il saluto ai tifosi, la stagione della Virtus Roma, eliminata agli ottavi di finale dei playoff per 3-1 dalla OraSì Ravenna.

Smaltita, almeno parzialmente, la delusione di domenica sera, Simone Giofrè ha parlato alla stampa pochi minuti prima che la squadra scendesse per l’ultima volta sul parquet del PalaTiziano per salutare i tifosi, tracciando un bilancio dell’annata appena conclusa: “E’ stata una stagione soddisfacente, abbiamo riscontrato attenzione nei nostri confronti, scaturita dall’entusiasmo e dalle emozioni che la squadra ha saputo suscitare. Abbiamo cercato di creare l’ambiente ideale per mettere i giocatori nelle condizioni di crescere e vincere le partite. L’eliminazione brucia ma fa parte dello sport”.

Stuzzicato sui programmi futuri del club, Giofré ha dribblato agevolmente l’ostacolo chiarendo come sarà necessario un confronto con la proprietà del club per gettare le basi della prossima stagione: “E’ prematuro parlare adesso di budget e programmi, c’è uno straordinario rapporto con il Presidente Toti, col quale è nato da subito un gran feeling e credo che presto ci incontreremo per definire le idee e gli obiettivi futuri. La base? Ripartiremo dai 5 giocatori attualmente sotto contratto, Baldasso, Benetti, Landi, Maresca e Vedovato che, salvo sorprese, ci saranno anche l’anno prossimo. Per quanto riguarda gli “under” innanzitutto ci vuole il coraggio di farli giocare ma anche disponibilità da parte loro ad ascoltare i consigli e gli insegnamenti dello staff tecnico”.

Con Sandri e Chessa potrebbero esserci margini di trattativa per il rinnovo del contratto (soprattutto col primo, ma sarebbe delittuoso perderli), mentre la coppia di stranieri per la stagione 2017/18 dovrebbe essere totalmente nuova, vuoi perché rinnovare adesso un giocatore come Brown (ambito da diversi club della categoria superiore e da qualche squadra straniera) significherebbe dover triplicare gli sforzi economici, vuoi perché la naturale aspirazione di crescita professionale di Raffa potrebbe portarlo verso nuovi lidi (Grecia o Spagna?) e sfide ancor più ambiziose.