FORTITUDO ETERNEDILE BOLOGNA

Quaglia: Quattro minuti senza incidere. Anzi, si segnala per una conclusione rinunciata che porta a una infrazione di 24”. Appare avulso dai giochi. Voto 5

Radic: Semplicemente, o quasi, perfetto. Interpreta il ruolo di centro alla grande. Verona soffre la fisicità del lungo Fortitudo lungo tutto l’arco della gara. Chikoko non ci capisce nulla. Un fattore lungo tutto l’arco della partita. In 28′ 24 punti con 9/13 al tiro e 8 rimbalzi. Voto 7,5

Candi: Lanciato in quintetto a causa dell’assenza di Montano e per scelta tecnica rispetto a Sorrentino. Purtroppo non sfrutta la situazione e gioca una gara ai margini. Incappa in alcuni falli veniali e il suo utilizzo diventa a singhiozzo. In 23′, 0 punti. Voto 5,5

Iannilli: Dovremo abituarci a non vederlo spadroneggiare come lo scorso anno. La categoria superiore sicuramente lo rende meno devastante. Incappa in un paio di falli che a velocità normale sembrano venali ma che rivisti sono tutti veri, proprio nel momento in cui pare aver trovato il bandolo della matassa della sua partita. Sufficienza di stima e di impegno. In 13′ 4 punti e 4 rimbalzi, ma 3 perse. Voto 6

Sorrentino: Gara giudiziosa con la ciliegina. Tante piccole e grandi buone cose ( il giudizio) e una tripla fondamentale ( in faccia a Cortese) nell’ultimo quarto. Un giocatore che si sta ritagliando un suo spazio, che, nell’economia di una partita, sta diventando sempre più importante. In 21 minuti, 11 punti con 4/6 dal campo. Voto 7

Raucci: Una partita di grandissima intensità difensiva. Mette il bavaglio a Rice costringendolo a forzature che, alla fine risulteranno fatali. Un fattore del match nella metà campo posteriore, quella che, di solito, fa vincere le partite. Raucci va oltre le cifre. In 26′, 6 punti. Voto 7,5

Carraretto: Gara ai margini, anche se giudiziosa. Non è in serata e si astiene dal cercare il tiro a tutti i costi. Si adegua ad un ruolo da finto “4” situazione certamente non semplice per lui. E’ comunque importante in questo gruppo e siamo convinti che le partite alla Carraretto presto arriveranno. In 24′ 5 punti con 2/6 dal campo. Voto 6-

Flowers: Gara dai due volti, un po’ come la partita. Non bene per 25 minuti, devastante nel momento in cui c’è stato da mordere la partita. Sicuramente una certezza, magari al top se spalmata in maniera uniforme lungo tutto l’arco della partita. In ogni caso, pienamente sufficiente. In 32 minuti, 21 punti con 7/15 al tiro. Voto 7.

Italiano: La solita partita di sostanza, cuore e cattiveria. Unico neo i due falli spesi su rimbalzi ormai persi che ne riducono sensibilmente la possibilità di utilizzo. Ma dove c’è da lottare NazzBuzz c’è sempre. In 26′ 4 punti. Voto 6

Boniciolli: C’è tanto del coach in questo successo. C’è tantissimo quando trova le parole e le tecniche giuste per il parziale di 16-0 che cambia la storia di un incontro che sembrava scritta. Come al solito, grandissimo. Voto 7.

SCALIGERA TEZENIS VERONA

Saccaggi: In buona sostanza una comparsa. Qualche minuti per dare fiato ai compagni ma senza lasciare traccia di sé. In 12′ 0 punti e 0 tiri. Voto 5

Ricci: Partita sufficiente, ovviamente, come tutti i suoi compagni, si perde nella seconda parte del terzo periodo ed in tutta la quarta frazione, ma a quel punto sarebbe necessario fare due valutazioni distinte, sui primi 25 minuti e sui 15 finali. In 13 minuti, 6 punti. Voto 6

Boscagin: Ingaggia un duello di esperienza con Carraretto con esiti alterni. Forse più positivo dell’avversario nel complesso, ma certamente non al pari delle sue referenze. In 18′, 6 punti e 3 perse, voto 6

Cortese: Un marziano, almeno per 25 minuti. Sbaglia il primo tiro dall’arco al sesto tentativo, gira i primi dieci tiri con un incredibile 7/10, poi, come tutti i suoi compagni, perde la bussola, sparacchia tre tiri nel finale da dimenticare che comunque non tolgono valore a ciò che aveva prodotto prima. Sicuramente, di gran lunga, il migliore dei suoi. In 25′, 21 punti con 7/11 da tre punti. Voto 7+

Michelori: Una comparsa, poco più di 5 minuti. Più danni che benefici. In 5 minuti, 0 punti e 3 falli. Voto 5

Da Ros: Anche per lui la gara ha due facce. I primi 25 minuti e gli ultimi 15. Nel complesso non demerita, ma di sicuro entra nel marasma collettivo senza trovare alcun valido spunto per uscirne. Prima, ordinato. In 22′, 5 punti. Voto 6.

Chikoko: Si sognerà Radic fino alla prossima gara. Non contiene mai. Subisce in tutti gli avvicinamenti a canestro e consente all’avversario di catturare anche 3 rimbalzi in attacco. Convince pochino anche in attacco dove è si preciso dalla linea ma difetta nel prendere responsabilità. In 34′ 7 punti e 8 rimbalzi, Voto 5,5

Rice: Certo, 17 punti sono 17 punti ma bisogna anche vedere quando li segni, come li segni e come viaggi quando si fa la partita. Il suo dirimpetto Flowers segna i suoi punti quando il pallone è pesante, mentre Rice si prende le stesse responsabilità buttandole alle ortiche. Le cifre non possono salvarlo oltre a una risicata sufficienza. In 36 minuti, 17 punti con 6/14 al tiro. Voto 6+

Spanghero: Ordinato, Spongie. Sicuramente un playmaker di grande spessore. Ne siano lo specchio i 7 assist contro 1 sola palla persa, le cifre che, forse più di tutte, disegnano la partita di un playmaker. Chiaro, entra in confusione anche lui nel finale, ma questo non toglie le sue buone peculiarità. In 31 minuti, 7 punti e 7 assist con 3/8 dal campo. Voto 6,5

Crespi: Sempre molto reattivo nella gestione dei time out e dei cambi, si perde quando la Fortitudo alza la difesa e quando Boniciolli mischia le carte. Un gradino sotto al condottiero Fortitudo. Ciò non toglie nulla alle sue innegabili capacità. La match up con partenza da 3-2 è una bellissima difesa che per tanti minuti toglie il fiato agli avversari. Voto 6.

Arbitri Grigioni, Caruso, Raimondi. La valutazione prescinde dalle “sensazioni” avendo avuto in tante fischiate la possibilità, attraverso il replay, di rivederle. E se in prima battuta tanti fischi apparivano veniali e magari sbagliati (vedasi due falli di Italiano e due in attacco di Iannilli ad esempio), la riproposizione del replay nell’80% dei casi ha dato ragione a loro… quindi… perchè non premiarli con una sufficienza piena? Voto 6,5