Inizia con una W il primo campionato di A2 della Benedetto XIV Cento, sponsorizzata Baltur.

 

Quintetti.

Baltur: Moreno, Mays, Reati, White, Chiumenti.   All. Giovanni Benedetto

Bakery: Green, Pastore, Pederzini, Castelli, Crosariol.  All. Claudio Coppeta

 

La gara.

Primo e Secondo Periodo. Palla a due, e subito nei primi 4 possessi la difesa di Cento obbliga gli avversari a due perse e un canestro fortunoso a 3 secs dalla fine dei 24”, il quarto possesso è una tripla di Green. Il 5-2 iniziale di Piacenza è sintomo dei difetti della Baltur, che saranno replicati lungo tutto l’arco dell’incontro: difende molto bene ma perde molti palloni e spreca buoni possessi. Reati il più in difficoltà all’inizio nelle fila centesi (3 perse in 6 min), mentre l’inizio di Green per la Bakery parla di due triple e due assists. I primi canestri di James White (un solo passaggio a vuoto nel terzo quarto) e Keddrick Mays (molto meglio all’inizio che alla fine) restituiscono serenità a Cento, che però deve aspettare quasi 5 minuti prima di vedere un canestro estraneo alla coppia USA: appoggio di Chiumenti che inizia la bella lotta agilità vs potenza con Crosariol. White tiene fede alle parole del precampionato (“invecchiando uso molto più la testa del fisico”) infilando un 5/5 da due e rinunciando presto alle triple dopo uno 0/2 che ha mortificato due contropiede. Proporzione USA/Italia quasi ribaltata per Piacenza, che dispone del solo Marques Green, ma ha un pacchetto italico di gran valore per la categoria: oltre al citato Crosariol anche Pederzini e Pastore: quest’ultimo una combo guard con ottimo fisico e abile anche in difesa, pur con qualche rischio di troppo preso cercando l’anticipo sulle linee di passaggio. Piacenza perde molti palloni ma si tiene a contatto (19-17) con le triple: dei 17 pti, 9 arrivano da oltre l’arco. Dopo il 25-23 Cento al decimo minuto, il secondo quarto si apre con una schiacciatona su alley-hoop di Adama Ba nutrito da Pasqualin: canestro costruito usando i poco più di 40 anni in due dei ragazzi di Cento. Il secondo quarto è forse il momento migliore per i ragazzi di casa, che, però, non traducono in effettivi vantaggi la grande difesa che sanno mettere in opera: alla fine del primo tempo la Bakery sarà stata costretta a ben 6 air-ball e 3 infrazioni di 24”. Ecco perchè il +6 del riposo sul 42-36 pare poca cosa rispetto a quanto mostrato dalla squadra di coach Benedetto. Dall’altra parte, affievolitosi Green (in campo per 19:65 su 20), hanno retto molto bene Pastore, Pederzini e Crosariol. Proprio il duello tra il centro ex Pistoia e tante altre e l’ala/centro ex Ravenna Chiumenti è la perla tecnica della gara, oltre alla prestazione di James White, che per lunghi periodi è parso infallibile (dentro l’arco).

Terzo e Quarto Periodo. Nel terzo periodo si inceppano sia White che Mays, e per lungo tempo la Baltur è sulle spalle di Chiumenti (6 nella frazione) e della difesa di Pasqualin, Moreno, Reati e Gasparin: la mole di recuperi e spizzate, di brutti tiri lasciati a Piacenza è notevole, ma non si traduce, ancora, in punti sul tabellone. Coach Benedetto prova a lasciare in campo Pasqualin (che non arriva ai 190 cm) insieme a Gasparin e Reati (che nel frattempo si è sbloccato e ha trovato due triple), ma il giovane play viene mangiato da Green e Pastore, Piacenza costruisce in transizione un 8-0 (triple di Green e Pederzini, appoggio di Pederzini) che porta tutti a ricominciare da capo: 55-55 a 2′ dalla fine del terzo quarto, che si chiuderà, dopo un TO di Benedetto per fermare l’onda piacentina, sul 59 pari. Il quarto periodo fa vedere chi vuole di più la W. James White si rimette la squadra sulle spalle, e contemporaneamente arrivano due rubate consecutive (per 4 pti finalmente) di Gasparin, la prima addirittura sulla rimessa dal fondo di PC. Si spegne piano piano Crosariol, si spegne del tutto Pederzini, restano qualche sprazzo di Green e Pastore, ma non sono sufficienti a limitare la Baltur, che trova ancora e sempre White, poi mattoncini da tutti, fino al golazo di Moreno, un runner da 5 metri sullo scadere dei 24 che suggella il risultato finale e la prima W della squadra del Pres. Gianni Fava.

 

Analisi.

Baltur Cento ottima in difesa, con voglia, costanza e tecnica. In attacco deve trovare un maggior numero di protagonisti: su 64 tiri totali ben 45 provengono dal trio White (23 con  10/21 e ben 16 rimb), Mays (16 con 7/14 ma solo 4pti nel secondo tempo) e Chiumenti (16 con 7/10 con 6 rimb). Coach Benedetto ha lasciato molto in campo i titolari (tra i 28 min di Moreno e i 38 di White), ma ha avuto discrete risposte dal pino di Pasqualin, Gasparin, Ba. Proprio la panchina corta è stato il limite più evidente, oltre al mono-straniero, di Piacenza, che ha avuto grandi cose da Crosariol (19 con 7/8 e 13 rimb), Pastore (15 peggiorando nel finale le medie) e Pederzini (19 con 8/16 anche se un po’ assente nel quarto periodo). Marques Green (12-7-9, sempre un campione) non è più un ragazzino,  e il suo innegabile magistero cestistico potrebbe essere non sufficiente alla Bakery: urge un 3/4 straniero di buon livello, che possa giocare sia insieme a Crosariol che sostituirlo in certe fasi di smallball.

 

MVP: senza dubbio James White, anche se il trio italico di Piacenza e Chiumenti per Cento hanno giocato una partita di altissimo livello.