“Ettore Messina vuelve a quedarse a las puertas de entrenar en la NBA tras sonar para varios conjuntos”: continuano a chiudersi via via le porte della NBA per Messina scrive Marca, dopo che Lionel Hollins ha firmato in meno di 48 ore dalla partenza di Jason Kidd un triennale da 18 milioni di dollari con i Nets. Fino all’ultimo Messina, grazie probabilmente alle sue conoscenze fra gli alti papaveri del potere moscovita, è stato in ballo col proprietario, il russo Prokhorov, ma la decisione è stata presa da Billy King, l’originale gm della franchigia di Brooklyn, per il quale “con Hollins anche i veterani migliorano” riferendosi al trio Garnett-Pierce-Deron Williams.

In precedenza Messina era stato dato per sicuro in veste di assistente di Quinn Snyder il nuovo coach degli Utah Jazz e di Gregg Popovich vincitore dell’anello con gli Spurs. Il suo agente chiaramente proverà con Memphis e Lakers che non hanno ancora deciso per l’allenatore. Il più famoso coach italiano di questi tempi –  non scordiamo – aveva anche un pour parler con Milano quando Banchi era pericolante, ma lo scudetto l’ha allontanato per la seconda volta dall’Armani senza però alterare il buon rapporto. Non si sa mai. Gli anni post scudetti tradizionalmente non sono facili.

Lo storico capitano della Mens Sana è in trattativa con l’Umana Venezia che ha già firmato Jeff Viggiano, ma Thomas Ress (altoatesino duo e puro, 7 scudetti, un’esperienza Usa nel college) è fermo sul triennale da 500 mila euro per stagione, patron Brugnaro colui che si è acquistato un’isola storica della laguna Venezia per mezzo milione di dollari e grazie al basket un giorno magari diventerà sindaco della Serenissima dice ok ma con la clausola di un’uscita dopo la prima stagione. La trattativa va avanti.

Torino col suo progetto interessante, quote popolari per entrare fra i soci, bilanci in ordine ha presentato la strana coppia sulla quale confida per il ritorno nella massima competizione, perché si tratta di due allenatori, il veneto Renato Pasquali che salta il fosso e si cimenta come “giemme” e il labronico Luca Bechi che poca fortuna ha avuto con la Virtus Bologna (come del resto il collega qualche anno prima)i, ma di questa storia curiosa parleremo nei prossimi giorni.

Varese col ritorno di Pozzecco nei panni di coach dopo l’esperienza di Capo d’Orlando ha riguadagnato entusiasmo, il verbo sorridere è il mantra anche per Cecco Vescovi il quale lasciata la presidenza per tornare a fare il “giemme” dopo aver fallito la costruzione della squadra l’anno passato, continua però essere ingrugnito, come si nota nelle foto ufficiali della presentazione della stagione e del nuovo presidente Coppa. Squadra da ricostruire, la base è l’americano Jeff Banks e un triennale per Achille Polonara che però è tentato da esperienze con squadre impegnate nelle coppe internazionali, magari potrebbe interessare Milano se Melli decide di lasciare l’Armani, ipotesi da non scartare.

Niente da fare per Andrea De Nicolao, richiesto da Roma ma in arrivo a Milano. Si tratta della formica supersonica. Sì, così lo ribattezzai a Treviso nel suo debutto con la maglia Benetton dove inchiodò Gordon, il play moro del Cibona, la famosa sera della presentazione del Green-Power Benetton col ritorno di Hackett in Italia che però non riuscì a inserirsi.

Varese che non avrà più come main sponsor la Cimberio anche se il simpatico cavaliere del lavoro titolare dell’omonima azienda del Ticino italiano resta nel team, sembrava interessato alla guardia “moto-perpetuo” Portannese, un giocatore di Pozzecco in Sicilia, nome che circola per Torino. Interesse, in previsione di un addio di Polonara, anche per il MVP della Gold, il maggiore dei friulani fratelli Pascolo, un gran lavoratore con buona mano, il quale ha rinnovato con Trento come giocatore-simbolo della bella avventura.

Potrebbe rientrare in Italia e firmare con Varese Mike Green, l’interesse per Wanamaker, uomo-spettacolo di Pistoia, si è già dissolto sapendo che l’ha voluto Andrea Trinchieri accettando le offerte dei tedeschi del Bamberg dopo aver allenato in Russia.

Per Milano vi passo quello che mi è stato raccontato da fonti bene informate. Nonostante il canestro del successo Curtis Jerrell mi dicono venga scaricato, intanto ufficializzato Keith Langford (1,90, 30 anni) vincitore del Trofeo Alphonso Ford per il top-scorer dell’Euroleague (17,6 punti, solo 63° nella classifica all-time) ha firmato per l’Unics Kazan dove Argiris Pedoulakis, il tecnico dei due titoli nazionali del Panathinaikos, ha preso il posto di Trincheri e deve vincere il Q-Round per rientrare in Euroleague.

Luca Banchi ha chiesto Andrea DeNicolao che vanta una discreta esperienza internazionale fatta con la Benetton e come capitano della Nazionale U21 vincitrice dell’oro due anni fa, vuole inquadrare Daniel Hackett come guardia e non più play, e la riconferma di Moss, e questa scelta non piace al giocatore. Nel corso del rinnovo del contratto è saltato fuori di certi rapporti tesi fra Gentile e Hackett dai tempi della Benetton. I due si erano presi, e si è visto nella serie playoff che l’uno escludeva l’altro. Inoltre c’è un Melli scontento. Insomma, lo scudetto ha portato un grande entusiasmo, ma nella squadra affiorano quelle criticità che sono affiorate durante la stagione, e chiaramente Banchi e il club non possono trascinarsi in una stagione dove se il campionato, tolta di mezzo la Mens Sana di mezzo, è più facile nasce con grandi aspettative la stagione europea molto importante per l’azienda Armani.

Colpo di scena in Spagna: dopo la sconfitta col Barcellona, viene discusso Pablo Laso e non mi stupisco tanto che avevo espresso più volte delle riserve, ottima persona ma troppo praticone per dover fronteggiare cervelli come quello di David Blatt. Lo difende Sergio Llull, la società prende tempo, intanto Nikola Mirotic deluso per non essere stato convocato per la nazionale come gli era stato promesso dal presidente della Federazione (è Montenegrino, e quindi il CT spagnolo non può utilizzare due nazionalizzati e Sergi Ibaka è più temprato per un mondiale) va nella NBA pagando 3 milioni di dollari di penale per andare ai Bulls che non riusciranno a firmare Melo Anthony LeBron e perdono Luol Deng e hanno bisogno di una forte ala alta che costi meno di Kevin Love, il miglior pezzo disponibile.

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