La serie è appena finita, ma per chi legge Baskettiamo.com sono già pronte le analisi statistiche di BOS 4 – TOR 3 (e out).

Fermandosi ad osservare con mente analitica la serie che ha portato i Boston Celtics alla terza finale di Eastern Conference in 4 anni, battendo i Campioni Toronto Raptors, si possono scoprire dettagli che non erano ben visibili mentre infuriava la competizione: alcuni sorprenderanno.

Si nota a prima vista che Brad Stevens usa la panchina con parsimonia e spesso per giochi situazionali: giocatore dentro/fuori in soli 30 o 40 secs di campo. Però è notevole che il pino dei Celtics abbia preso solo il 15% dei tiri totali di BOS nella serie: 91/590. A prima vista inoltre sono i Celtics a generare più possessi e i Raptors quelli che amano il ritmo lento: pur di poco (meno di 3 tiri/gara) sono invece i Canadesi ad aver preso più tiri dal campo, 610 vs 590. In maniera del tutto opposta al collega, Nick Nurse lascia molto più spazio alla panchina, ottenendone il 25% dei tiri totali dei Raptors (153). Sui dati striminziti del pino di BOS pesa l’assenza di Gordon Hayward, che ha obbligato a trasportare Marcus Smart in quintetto: un infortunio “fortunato” che ha permesso di constatare quanto sia meritevole del quintetto (e non solo di quello difensivo AllNBA) l’ex di Oklahoma State. Smart, infatti, in barba alla fama di scheggiatore di ferri, è stato il Celtic che nella serie ha preso più triple, imbucando allo stesso ritmo di Tatum: 61 tiri col 39.3% per Smart, 43 (sembravano molte di più vero?) per JT, col 39,5%. Il secondo biancoverde per triple tentate è stato Jaylen Brown (addirittura 14 più di Tatum: 57), ma con il 28%: percentuale non brillante e simile al 27,6% del 16/47 di Kemba Walker. La comparazione tra le relativamente poche triple tentate da Tatum+Kemba dice in che binari la difesa dei Raptors ha provato a convogliare l’attacco di BOS dall’arco. Per i Raptors le percentuali da 3 sono state una delle ragioni dell’eliminazione: anche a costo di qualche sacrificio (vedi il buzzer beater di Anunoby in Gara3) la difesa dei Celtics si è concentrata su Lowry-VanVleet-Siakam. Ottimi risultati: Lowry 15/49 (30,6%), FVV 24/77 (31,1%) e addirittura Siakam cancellato, con il 13% del suo 4/31. I tentativi del Camerunense sono gli stessi di Ibaka, che però l’ha imbucata ben 15 volte (dato che gli frutterà almeno un paio di milioni in più nel prossimo contratto, ovunque sarà): dirigere parte delle triple sui lunghi alla lunga ha fruttato ai Celtics, scelta da nerd tipicamente Stevens. Le chiusure lungo vs lungo sull’arco sono un punto debole di BOS: Stevens ha scelto di lasciarlo lì, e di sforzarsi contro gli esterni, considerato anche che Marc Gasol sia quasi pronto per tornare in Europa. Nel generale equilibrio, prima di gara 7, BOS aveva sempre vinto chiaramente le sue gare, mentre le W dei Raptors sono state sempre sul filo (un buzzer beater, un +7, un doppio supplementare). Uno dei motivi che hanno tenuto a galla TOR, oltre la leggera prevalenza nel totale possessi, è stata la cura nel gestire il pallone, almeno fino a gara 7. Le perse complessive di BOS nella serie ammontano a 103, quelle di TOR a 94 con un MA. Nelle prime 6 gare i Raptors avevano 13,4 perse/gara, quasi nei parametri della regola aurea di Dan Peterson (max 12 perse se vuoi vincere le gare), ma erano anche stati regolarissimi, il che è segnale di solidità anche nelle stats negative: 14-12-13-12-13-12 i loro numeri. In Gara7 il crollo: sensibile ma non abnorme il numero totale (18), evidentemente pessima qualità perché hanno generato ben 31 pti bostoniani. La media NBA dice che circa la metà del totale perse di una squadra sono frutto di effettivi recuperi degli avversari: 94:2 è 47, ed infatti 48 sono stati gli steals dei Celtics; impressionante che ben 21 di essi vengano dai soli Smart+Brown. Nel confronto delle due formazioni questi dati confermano le tendenze stagionali (e anche più che stagionali). Toronto formazione sempre concentrata, anche in un martedì di novembre a Memphis, Boston più allegra e portata a dilapidare vantaggi: da qui la seconda posizione Raptors e la terza Celtics in RS. Tuttavia, se i Canadesi erano la seconda miglior difesa della NBA per efficienza, i biancoverdi avevano la quarta, ma anche il quarto miglior attacco: complessivamente, migliore squadra Boston. Onore enorme in ogni caso ai Campioni ormai uscenti, che han dimostrato non esser stato solo merito di Kawhi aver vinto l’Anello 2019: era l’esito di un processo iniziato ben prima, come testimonia l’ultima stat che vi regalo. Nonostante l’eliminazione i Raptors hanno concluso il mese di Settembre con bilancio 3-3, considerato vincente nella NBA: sono dunque giunti al 26mo mese vincente consecutivo, l’ultimo perdente è stato Gennaio 2017.