Quattro gare disputate nella notte NBA. Gli Houston Rockets, sempre più terzi ad Ovest, sbancano il Barclays Center battendo i Nets, ma protagonista negativo della serata è Kevin Garnett, espulso nel primo quarto per una testata ad Howard. Orlando va a vincere a Chicago, con Vucevic e Oladipo incontenibili; Detroit continua la risalita con il successo sul parquet dei Raptors, tornano a vincere i Celtics.

Brooklyn Nets – Houston Rockets 99-113

Serata amara per i Nets (16-22), che escono sconfitti per la sesta gara consecutiva, stavolta con un paio di situazioni negative in più da analizzare. Innanzitutto i Rockets (27-11), vincendo al Barclays Center, riescono a sfondare il muro dei 100 punti, innalzato nelle ultime  8 gare da Brooklyn, inoltre James Harden diventa il primo giocatore a segnare 30 punti (con il 9/13 dal campo, 6 assist e 2 rubate) quest’anno alla franchigia allenata da coach Hollins. Il “cattivo” della serata è però Kevin Garnett: dopo 5′ dall’inizio del match, si vede chiamare il secondo fallo per aver sbracciato sotto canestro con Howard, nel protestare sposta il centro dei Rockets, che reagisce con una manata sul petto. KG perde le staffe: prima tira il pallone addosso all’avversario e poi lo colpisce con una testata, venendo espulso. Il nervosismo condiziona anche la serata di Howard, che chiude con 8 punti frutto di un 3/9 dal campo e soli 5 rimbalzi, ma Houston mantiene la calma e, guidata dal già citato “Barba” riesce a prendere il vantaggio determinante già a metà terzo quarto. I Nets reagiscono con il solo Plumlee, in doppia doppia con 24 punti (10/11 dal campo) e 10 rimbalzi, ma non riescono a rientrare nel finale, inanellando dunque il sesto K.O. di fila.

Brooklyn Nets: Mason Plumlee 24 punti, 10/11 dal campo, 10 rimbalzi – Houston Rockets: Harden 30 punti, 9/13 dal campo, 4/7 da 3, 6 assist, 3 rimbalzi, 2 rubate.

Boston Celtics – New Orleans Pelicans 108-100

Boston (13-23), spinta da ben sei uomini in doppia cifra, e da un’ottima difesa che costringe i Pelicans (18-19) a ben 18 palle perse, riesce a tornare al successo dopo due sconfitte di fila. Non basta a New Orleans un buon Anthony Davis (34 punti, 10/23 dal campo, 9 rimbalzi), il supporting cast non è nelle giornate migliori, così come Holiday, rimasto in campo per soli 15’54”, frenato da un problema alla caviglia. Tra i Celtics protagonisti Sullinger (27 punti, 9/17 dal campo, 10 rimbalzi) e Crowder, che scrive a referto 22 punti (suo nuovo career high).

Toronto Raptors – Detroit Pistons 111-114

Arriva l’ennesima conferma, i Pistons (14-24) ci hanno preso gusto, non solo a vincere, ma anche a giocare brutti scherzi a team nettamente più quotati. È il caso dei Raptors (25-12), sconfitti sul proprio campo dopo aver guidato per larghi tratti il match, ma per i quali la stanchezza è stata determinante: Detroit infatti gioca un buon secondo tempo ma soprattutto un ottimo finale di gara, firmato da Jennings (che chiude a 34 punti e 10 assist), e riesce a portarsi sul +4 con la tripla di Meeks con meno di 1′ da giocare. Lo stesso Jennings ruba palla a Lowry sul possesso che poteva concedere il tiro del pari ai canadesi con 6” sul cronometro. Per Toronto buona prestazione, specialmente nella prima metà di gara, di Valanciunas (31 punti, 12 rimbalzi), mentre nel secondo tempo è la coppia Monroe – Drummond ad essere devastante, i due lunghi chiuderanno con 32 punti e 24 rimbalzi complessivi.

Chicago Bulls – Orlando Magic 114-121

Pessima serata difensiva per i Bulls (26-13), che concedono ai rampanti Magic (14-27) ben 121 punti, grazie ai quali la franchigia della Florida riesce a sbancare lo United Center. I protagonisti principali della vittoria per Orlando hanno i nomi di Victor Oladipo e Nikola Vucevic: complessivamente i due mettono a referto ben 66 punti (33 ciascuno), più della metà della propria squadra, con il montenegrino che porta a casa l’ennesima doppia doppia stagionale (33+11 rimbalzi). Chicago va sotto fin dalla prima parte del match, tenta una rimonta cavalcando l’ottimo momento di Pau Gasol (28 punti e 14 rimbalzi), ma nel quarto conclusivo è proprio Oladipo a prendere il comando delle operazioni, segnando negli ultimi 12′ ben 13 dei suoi punti e guidando i Magic al successo.

(fonte foto: www.espn.go.com)