L’appuntamento con i Flops della settimana NBA è dedicato a: Milwaukee Bucks, Andrea Bargnani, arbitri.

FLOP DI BRONZO: Milwaukee Bucks. La franchigia guidata da Jason Kidd è stata orribile dopo la trade dead-line. Uno dei motivi sono gli infortuni, che hanno privato i Cerbiatti di OJ Mayo, il cui recupero a buoni livelli è uno dei capolavori di Kidd, e di Jared Dudley, un importante equilibratore del gioco Bucks, uomo di difesa e di tiro da 3. Un altro motivo ormai evidente è che la squadra non ha ben assorbito la trade che ha allontanato Brandon Knight (ricordiamolo: autore di una stagione strepitosa fintanto che è rimasto in Wisconsin e di fatto 13’ uomo a roster all’ All Star Game, prima riserva in caso di defezioni ad Est) e fatto arrivare Michael Carter-Williams. MCW, Rookie of the Year 2014, è più giovane e potenzialmente più forte di Knight, per la sua capacità di essere uomo da tripla doppia ogni sera, ma al momento il confronto tra i due è impietoso. E in questo caso la mossa di general manager Kidd non è stata di molto aiuto immediato al lavoro di coach Kidd. Ultima settimana con solo sconfitte per i Bucks: di seguito sono 6, e nelle ultime 10 sono 8, motivo per cui dopo una stagione davvero brillante e sorprendente sono caduti al di sotto del 50% tra vittorie e sconfitte. VOTO: 5.

FLOP D’ARGENTO: Andrea Bargnani detto Il Mago. Ora Bargnani sta giocando. Nell’ultima intensa settimana (5 partite per i Knicks) ha visto il campo per poco più di 31 minuti a partita. Ha segnato una media di 16, con percentuali da due non orribili, al 46% (23/50). E allora dove sta il problema? Il problema è lo stesso da tanto tempo: tecnicamente i rimbalzi, in generale la totale mancanza di gioia che traspare nel gioco del Romano. Bargnani è compagno di squadra di uno che è il suo esatto opposto, la pg Langston Galloway: un piccoletto che gioca sempre al massimo della stamina e che spesso è il secondo miglior rimbalzista di New York. Al contrario, il nostro Mago, che nei registri misura 2e13, è sempre una o due tacche al di sotto del proprio massimo sforzo e stanotte, contro Memphis, ha toccato il suo minimo: un solo rimbalzo in 31 minuti. Bargnani appartiene alla NBA per talento e tecnica, e il suo contratto particolarmente oneroso e dunque difficile da smistare ad altri lo legherà ancora ai Knicks, ma deve darsi una mossa se ne vorrà un altro, ovunque sarà, nella Associazione. VOTO: 4 (come i rimbalzi di media).

FLOP D’ORO: gli arbitri e il loro….TRFKAT (The Rule Formerly Known As Traveling). Una certa differenza c’è sempre stata, dagli anni ’80 in poi, nell’interpretazione dell’infrazione di passi, tra la NBA e il resto del mondo, inteso come FIBA e come NCAA. Ora però si sta esagerando. Non parlo delle camminate divertenti e per molti versi ininfluenti di un uomo solo in contropiede che fa 5 passi per schiacciare o dei 3-4 passetti di una pg libera da pressing che si incammina distratta ad iniziare l’azione da rimessa da fondo. Ora sono tarantelle per liberarsi dai raddoppi e danze strascinate per aggiungere uno o due passi al fine di migliorare l’angolo di tiro o evitare una stoppata. Cari grigi, decisamente troppo. Quello è uno sport troppo diverso dal Basket. VOTO: 2 (così speriamo si ricordino il numero di passi concessi..).