Questa settimana abbiamo premiato tre giocatori che hanno riempito le pagine NBA con le loro gesta: 2 in modo eclatante, uno in maniera meno evidente ma non meno significativa.TOP D’ORO: Isaiah Thomas. La piccola pg dei Celtics ha infiammato fin dal suo primo minuto sul parquet il cuore dei tifosi biancoverdi. Dal suo arrivo, in effetti, i Celtics sono 3-2, e stanno aggredendo con una certa convinzione la gara per accedere alla postseson da Est. Thomas è stato nominato anche dalla NBA il Player of the Week per la Eastern Conference, e con ampia ragione. Non ha tirato benissimo, a dire la verità, nelle sue 4 partite settimanali, attorno al 38%, ma la media punti è  di 22, mentre quella dei minuti sul parquet di 28. E’ evidente l’aggressività che il piccoletto ha messo nel suo gioco e in quello di Boston. Questo aspetto si traduce anche nei quasi sette liberi a partita lucrati in settimana (che diventano quasi 9 con la prima partita giocata contro i Lakers). Aggiungete quasi 7 assists a partita. He’s tiny, but he plays BIG.

TOP D’ARGENTO: DeAndre Jordan. L’ultimo grido nella NBA è lo hack-a-DeAndre, replica di quello che vide protagonista Shaq, comune denominatore le orribili percentuali ai liberi dei due centri. La NBA vieta il giochino negli ultimi due minuti, il che vela questa parte del regolamento di ipocrisia o precarietà, a vostra scelta. In ogni caso il 20/46 che DAJ ha tirato dalla linea è quasi il 44%, migliore del 41% scarso che era la percentuale stagionale prima di questa settimana. Per il resto, lui non sempre segna in doppia cifra, ma spesso supera i 20 rimbalzi. Ha confermato questa tendenza nella appena trascorsa settimana, elevando un po’ il suo apporto offensivo per sopperire all’assenza di Blake Griffin. I punti di media settimanali sono 13.4, con uno high di 22 a Houston, i rimbalzi sono 20.4 (avete letto bene, non è un errore di battitura) con uno high di 26 a Chicago. Aggiungete 1.8 stoppate. Impressionante.

TOP DI BRONZO: Tony Snell. Uno dei giocatori che avevamo posto in rampa di lancio nelle previsioni stagionali ad Ottobre: aveva dato alcune prove del suo talento, ma è stato catapultato sotto le luci dall’ennesimo stop di D-Rose, quindi in una situazione di squadra depressa e ruolo non semplice da impersonare. In settimana, Snell e i Bulls hanno giocato 4 partite e Tony, raddoppiati i minuti, ha raddoppiato le cifre, aggiungendo buone percentuali al tiro. 11.25 punti, 4.25 rimbalzi (in una squadra che ha Pau, Noah, Gibson sono davvero tanti) e 1 assist sono le medie a partita, e non dimentichiamo le percentuali di tiro: 49% globale dal campo, compreso un fantastico 11/22 da 3. Il posto nei nostri Top se lo merita tutto.