Che la Fortitudo fosse in affanno si era visto a Forlì e nella serata in cui si poteva riprendere un discorso di maturità e maturazione gli uomini di Dalmonte si sgonfiano davanti a una Cento concreta, volitiva e che conferma non essere un caso la classifica che ha nonostante rotazioni corte ( 7 giocatori utilizzati e l’ottavo Kuuba per soli 3 minuti). Mettiamoci in più la prova superlativa di Tomassini ( 34 punti, 8/12 dalla lunga) e il gioco è fatto. Fortitudo rivedibile, stanca e non in grado di tenere testa ad impegni ravvicinati. Serve “come il pane” una sosta perché quello che si è visto nella gara prenatalizia del Paladozza è il progressivo incombere di una affaticamento dei biancoblù che già sulle prime curve del secondo tempo ha mostrato quale era l’inerzia delle partita. Sul punto coach Dalmonte pur senza recriminare sulle per così dire assenze non nasconde la delusione per una gara che poteva essere diversa se solo la salute non avesse reso oltremodo difficile la preparazione negli ultimi dieci giorni: Dopo Pistoia abbiamo annullato due allenamenti e così è stato per una settimana dove ci siamo allenati a singhiozzo. Ovvio che siamo arrivati stanchi, ma non posso rimproverare niente alla squadra. La conta degli ultimi dieci giorni post Pistoia sono che abbiamo fatto 5 contro 5 appena per 4-5 ore. Fermo restando il grande merito di Cento di aver fatto una partita importante e di un giocatore come Tomassini che, al di là di quello che dicono le cifre di oggi, di gare così può farne tante altre. Abbiamo provato ad arginarlo, ma le soluzioni alternative Cento le ha e le ha attuate bene.”

Merito quindi a Cento che ha disputato la partita che voleva ( anche sopra a quelle che sono le performance d’attacco della capoclassifica) e l’atteggiamento raggiante di coach Mecacci nel dopogara ne è la conferma “Sicuramente una vittoria importante perchè vincere qui non è mai banale e diciamo che per me, è una serata da top ten a livello di soddisfazione singola. Mettiamo quattro vittorie tra noi e la Fortitudo e male non fa. Sono contento per i ragazzi, abbiamo fatto 5 vittorie consecutive allungando una serie che prima si era fermata a 4. Continuiamo un campionato strepitoso pur con due assenze importanti. I ragazzi sono stati bravi e attenti anche se aiuta il 41% da 3 la squadra ha sviluppato bene quello che ci eravamo prefissati”.

Incalzato sulla “questione Davis” ( anche stasera il colored non ha brillato nonostante un atteggiamento positivo, soprattutto in difesa) Dalmonte si smarca con grande sapienza: “E’ sicuramente il momento di fare delle valutazioni. Valutazioni che posso fare, ma non da solo, bensì con le persone del team. Sarei individualista e non lo voglio essere se prendessi o dicessi cose frutto esclusivamente del mio punto di vista.

Sentimenti e sensazioni opposte accompagnano al Natale le due compagini. Cento con certezze, soddisfazioni e grande fiducia; Fortitudo in affanno, con tanti interrogativi e poche risposte. Speriamo per la effe che la sosta sia salutare, così come per Cento non sia il granello che rompe l’ingranaggio.

La Cronaca

Meglio la Fortitudo in avvio. Bologna mette in campo tutto quello che può soprattutto nei primi 15 minuti di gioco e sospinta dai suoi 4000 affezionati gioca un primo quarto e mezzo gagliardo producendo anche buone soluzioni. Thornton e Aradori, coadiuvati da alcune cose pregevoli di Davis ( una tripla e presenza nella metà difensiva) che purtroppo rimarranno le uniche lasciano Cento a soli miseri 3 punti in 5 minuti. Barbante è presente e su un jump di Aradori la Fortitudo trova persino la doppia cifra di vantaggio sul 25-15. Sembra filare tutto liscio per la effe che ha diverse possibilità per allungare ancora ma le stecca e qui sale in cattedra Tomassini che ne mette 14 alla sirena di metà gara concludendo il primo tempo con una sorta di sospensione sbilenca dalla media che manda le squadre all’intervallo sul +1 Fortitudo. Quelle che vanno all’intervallo sono due squadre che danno opposte sensazioni. Bologna di aver speso tutto quello che aveva senza portare niente a casa e Cento quella di colui che ha ancora tanta benzina per potere pigiare sull’acceleratore. E così accade: 5-0 in apertura e Cento che sorpassa ( e definitivamente perchè la Fortitudo al massimo arriva sul 46-46 ma il naso avanti non lo mette più) Dal 46-46 al 54-73 (massimo vantaggio di Cento) Tomassini ne mette 18 ( su 27 dell’intera squadra) sbagliando poco o nulla e chiudendo di fatto la partita. Sono dieci minuti ( a cavallo del terzo e il quarto periodo) dove Cento piazza un break di 8-27. Certo in attacco riesce tutto, ma d fronte ci sono braccia basse e sguardi persi.

Si rianima un po’ Bologna sul finale, rientrando sul -7 ( 73-80 con parziale di 19-7) ma è da un lato un fuoco di paglia e dall’altro uno spartito che pare “controllato” in ogni momento dagli ospiti ( Tomassini fuori per falli, ma Marks completa i giri di chiave per il game set and match). Resettare è la parola d’ordine per la Fortitudo ( che esce malino dal trittico Pistoia, Forlì Cento con un solo hurrah) ma che avrà nella ripresa un calendario un minimo più abbordabile per consolidare una classifica che non ride, ma non fa neppure troppo piangere.

Pagelle:

Fortitudo Bologna: Thornton 6,5 – fa il suo – Aradori 6 – Cifre discrete, presenza alterna; Barbante 6 – parte bene, ma si spegne presto; Panni 4 – prova inquietante; Fantinelli 6: nervoso e incisivo a tratti; Italiano 5,5 – non il solito apporto; Cucci 5,5, fa il pari con Italiano; Davis 5 : onesto in difesa, ma impalpabile in attacco. Dalmonte 5,5: davvero non si poteva fare di più?

Tramec Cento: Marks 7 , tira tanto ma nel secondo tempo è un fattore; Ulaneo 6, blocchi al limite, permessi quindi ok. Tomassini 9; un’ira di Dio. Kuuba sv; Toscano 6,5: tiene botta sotto quando i lunghi sono gravati di falli; Berti 5: falli contestati ma giusti. Si toglie da solo; Archie 4,5: peggio di Davis, ed è tutto dire. Moreno 7: magari non si vede ma 8 rimbalzi e 8 assist sono tanta roba. Mecacci 7,5: se Cento ha questo ordine il merito è suo.

Arbitri: Masi, Ursi e Morassuti 4: I peggiori in campo, da ambo i lati. Gestione cervellotica di una partita che rendono difficile.

FORTITUDO BOLOGNA – TRAMEC CENTO 73-82 (20-15) (35-34) (50-58)

Fortitudo: Biordi ne, Bonfiglioli ne, Thornton 16 (3/5, 2/4), Aradori 18 ( 5/7, 2/7), Barbante 8 (4/9, 0/1), Panni (0/3, 0/3), Paci ne, Fantinelli 11 (5/9, 0/2), Italiano 7 (2/3 da 3), Cucci 9 (1/2, 1/3), Davis 4 (0/2, 1/2). All. Dalmonte

Cento: Zilli, Marks 20 (6/13, 2/8), Ulaneo 7 (2/3), Tomassini 34 (3/6, 8/12), Baldinotti ne, 11 Kuuba, Toscano 6 (3/6), Berti 4 (2/2), Archie 3 (1/5, 0/4), Moreno 8 (1/2, 2/5). All. Mecacci

Statistiche di squadra: Tiri da 2 Bo 18/37, Cento 18/37. Tiri da 3 punti: Bo 8/25, Cento 12/29. Liberi Bo 13/22, Cento 10/15. Rimb. Bo 34 (28+6, Aradori 10), Cento 43 (32+11, Toscano 9). Assist: Bo 14 (Aradori 5), Cento 17 ( Moreno 8). Perse/Rec. Bo 6/1. Cento 9/2.