A tre giorni dalla vittoria con Pesaro, si torna a giocare in infrasettimanale contro l’EA7 Milano. “C’è poco da dire, sarà come se giocassimo una partita di coppa, visto le poche ore che abbiamo avuto per prepararci – spiega Giorgio Valli nella conferenza stampa pre partita – incontriamo però un avversario che le coppe è abituato a giocarle. Una squadra top, ai massimi in tutte le statistiche, e la cui assenza di Gentile e Hackett non ne riduce il potenziale”. Si aggiunga poi che la Granarolo patirà anche l’assenza di Fontecchio: “Simone è la nostra unica ala vera ed è un giocatore del quintetto. Firmerei per riaverlo qualche minuto contro Trento. Nel frattempo ci concentriamo sulla partita. Ha ragione Ray a dire che i giocatori aspettano queste gare per misurarsi con avversari di grande livello. Disputeremo questa gara prendendo tutto quello che di buono può darci”. Invitato a tracciare un bilancio di questa prima parte di stagione, Valli è ottimista: “guardo il bicchiere mezzo pieno, non ci lamentiamo. E guardo anche fuori dal campo, dove il lavoro di Crovetti, Villalta, Albertini e tutta la società sta creando le giuste condizioni per tornare a fare bene. Nella testa di tutti vorremmo rievocare gli storici Bologna – Milano. Loro sono già a quel livello, noi ci stiamo lavorando insieme, in maniera compatta. Il messaggio che arriva ai giocatori è che c’è una società forte ed equilibrata dietro di loro. E’ una cosa fondamentale”. Tornando sulla partita: “i ragazzi dovranno adattarsi ad un livello fisico molto alto. Ci manca la nostra unica vera ala titolare, quindi dovremo giocare anche tatticamente, anche se contro lo strapotere fisico di Milano le armi tattiche contano poco, valgono per qualche minuto. Dovremo saper accettare un metro arbitrale da Eurolega: ci saranno tanti contatti e non dovremo farci sorprendere. Non sarà facile, anche perché sotto canestro soffriamo parecchio, ma dovrà essere uno stimolo in più. Dovremo naturalmente spendere tutto quello che abbiamo in difesa, anche perché contro una squadra completa bisogna necessariamente fare degli straordinari”. Qualche parola è dedicata anche al momento di down di Abdul Gaddy: “Quella che sta vivendo è una normale crisi di adattamento e di fiducia. Ho parlato a lungo ieri con lui: ha la massima fiducia da parte mia e della squadra. La dimostrazione è che ha giocato trenta minuti contro Pesaro nonostante una partita non brillante. E’ una situazione che può verificarsi ed è sempre capitata con chi vive per la prima volta il nostro campionato. Mi preoccupano i giocatori che non vogliono lavorare o che non sono determinati. Non è questo il suo caso, quindi sono tranquillo. Tornerà a giocare come sa fare”.

 

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