L’immagine più bella di questa partita è in realtà quella di chiusura quando i giocatori delle due squadre, ancora in campo, e con il cronometro che scorreva gli ultimi secondi della gara si scambiavano gesti di saluto e ringraziamento dopo una gara molto fisica che non ha risparmiato colpi duri ma sempre corretti.

Alla sirena finale i giocatori di Brescia, hanno iniziato il giro del campo da gioco per prendere “cinque”, strette di mani e abbracci da propri tifosi ma iniziando il giro davanti alla tifoseria ospite che non si è sottratta, anzi, ha salutato gli avversari con gesti di estrema sportività malgrado una sconfitta appena maturata.

Una bella serata di sport, andata in onda a Brescia ma anche in diretta Sky, i telespettatori d’Italia hanno così potuto vedere un palazzetto tutto colorato di blu nel quale cappeggiava un angolo rosso dei tifosi Triestini; angolo che sfiorava gomito a gomito quello della tribuna bianco blu e impensabile in altri palazzetti e con altre tifoserie molto calde ma non altrettanto corrette.

Gara 5 di playoff, la partita delle partite, si è giocato il passaggio alle semifinali ma poteva essere, essa stessa, una finale promozione tanto era attesa ed emotivamente sentita da entrambe le società e rispettive tifoserie.

Primo quarto.

Cittadini agguanta la contesa e realizza subito due punti, inizia così una partita sostenuta; arriva subito il primo allungo della Centrale che va sull’11 a 2 in poco più di due minuti costringendo coach Dalmasson a chiedere subito un time out.

Brescia si tiene sempre in leggero vantaggio ma quando mancano 3:19 da giocare, va in confusione e coach Diana richiama tutti in panchina per un minuto di riflessione.

Al rientro Triste prende le redini della gara e si avvicina aiutata da qualche errore di troppo della Leonessa, si chiude con un più sette per Brescia il primo parziale.

Secondo quarto.

Inizio “pasticciato” per entrambe le squadre che sembrano non trovare il giusto ritmo. Brescia allunga ancora il margine fino a un più 17 che nasce da un black out di Trieste che non riesce più a segnare per diversi minuti.

Negli ultimi minuti è invece proprio Trieste a riaccendersi complice qualche tiro non riuscito alla Leonessa.

Brescia va all’intervallo lungo con un discreto vantaggio (+12) che Trieste è riuscita a contenere più per gli errori al tiro dei bresciani che per aver preso in mano la gara.

Terzo quarto.

Spreca subito il possesso palla Brescia e Trieste ne approfitta accorciando subito le distanze. Palle perse e tiri sbagliati, da entrambe le parti, innervosiscono il gioco in campo. Quando il tabellone segna 6.25 da giocare Diana si vede costretto a chiamare la sospensione per rimettere ordine al gioco e alle idee, forse il caldo sta appanando la lucidità vista nelle prime due frazioni. Continuano diversi errori al tiro e palle perse.

A 4:13 più 14 per la Leonessa e timeout di Trieste che non ci sta a lasciare vittoria facile agli avversari. I minuti rimanenti sono ricchi di “spadellate” da entrambi i lati che fanno si che la differenza punti rimanga invariata.

Ultimo quarto.

Una tripla di Alibegovic apre le danze di questo ultimo atto. Brescia perde ancora qualche palla di troppo e non è precisissima ai liberi, Triste come prevedibile ne approfitta cercando di ridurre lo svantaggio che diventa di 11 al timeout, chiesto da Brescia, quando mancano ancora sei minuti e mezzo da giocare.

Trieste caparbia lotta su ogni pallone e difende duro ma contro la Leonessa affamata di riscatto nulla può.

Al temine, come già ricordato, applausi a tutti e abbracci in campo.

Questa è correttezza, questo è sport.

Dalla sala stampa:

Coach Dalmasson.

Non abbiamo trovato il ritmo giusto fin dall’inizio. Masticato pallacanestro ma non abbiamo convinto. Brescia ha meritato controllando la partita dall’inizio alla fine. Il coach ha voluto fare un tributo personale a Carra, un giocatore serio e responsabile, e il pubblico del Sanfilippo gli ha riconosciuto un lungo e sportivissimo applauso.

Coach Diana.

Ce l’hanno fatta sudare nel vero senso della parole, visto anche il caldo intenso del palazzetto. I ragazzi sono stati bravi a trasformare la paura in energia. Noi, prosegue Diana, abbiamo concesso qualcosa ma un riconoscimento va certamente anche a Trieste. Paragone con il giro d’Italia, abbiamo vinto una tappa di montagna, ce ne aspettano altre.

Brownlee

Trieste è stato un duro test perché è una squadra fisica. Siamo stati bravi a reagire dopo due sconfitte.

#basketforever

BRESCIA – TRIESTE  69 -55 

Parziali:  22-15; 15-10(37-25); 18-18(55-43); 14-12

Brescia: Fernandez 13(+9 assist), Cittadini 6(+8 rimbalzi), Alibegovic 9, Benevelli 7, Loschi 9, Passera, Tomasello, Nelson 7, Giammò, Brownlee 18 (+11 rimbalzi)

Trieste: Coronica 3, Fossati, Tonut 12, Mastrangelo, Grayson, Candussi 2, Carra 24, Marini, Holloway 12(+12 rimbalzi), Prandin 2.