Al raduno degli arbitri a Bologna prima dell’ultima giornata il capo degli arbitri Fabio Facchini non si è dimostrato tenero con la sua squadra, come nei raduni di Euroleague dove spesso non si guarda alla diplomazia ma si va sul particolare e a volte si raggiungono momenti di tensione. Facchini ha mostrato vari filmato, peccato non ci fosse quello della domenica scorsa con lo scontro in corsa fra Paternicò e l’americano Banks che è un caso da valutare ed è difficile inserirlo in un regolamento. Ma se, si chiede a chi conosce il basket, se l’arbitro è fuori posizione il danno è solo della squadra e bisogna partire da questa ipotesi per evitare che da un evento fortuito la bilancia penda solo da una parte. Passati in rassegna gli errori più evidenti, tutti hanno avuto la loro razione di “rimproveri” ma in generale il problema maggiore non è strettamente tecnico, è quello della concentrazione che deva essere massima per tutta la partita che aiuta a ridurre gli errori e a migliorarsi.

La lista dei playoff verrà compilata fra lunedì e martedì, sarà allargata (24 fischietti) rispetto alla gestione Colucci in omaggio al ricambio generazionale operato in questa stagione col lancio di numerosi giovani che sono già delle sicurezze. In ogni caso, gli arbitraggi non hanno condizionato questo campionato, ci sono state meno polemiche. Non è stata commentata la richiesta da parte dei club di avere un rappresentante ufficiale nei designatori, come progettava Ferdinando Minucci fra le richieste per discutere la convenzione con la Fip assieme ad altre cose, come le quote straniere col dettato della Comunità Europea.

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