Nemmeno l’arrivo di Attilio Caja è servito per smuovere la classifica della Virtus Roma,a dir poco asfittica e spaventosa e poco c’entra che il quinto kappaò consecutivo sia arrivato nel “pauroso” weekend di Halloween.

Il sergente di ferro ha dato una scossa e sarebbe ingiusto non riconoscerlo, si sono viste gerarchie ben precise e giocatori maggiormente responsabilizzati rispetto al recente passato, ma tutto ciò non è stato sufficiente per aver ragione di un’avversaria che appena sette giorni fa si era suicidata in casa, lasciandosi rimontare 22 lunghezze da Agropoli, poi vincitrice all’overtime.

Coach Finelli, provato dalla lunga battaglia con Roma, ma raggiante per le risposte ottenute, si dedica ai complimenti per i suoi ragazzi, a suo dire bravi a farsi trovare pronti contro un’avversaria che le avrebbe tentate tutte pur di rompere il digiuno di vittorie: “Abbiamo giocato una gara solidissima sia mentalmente, ricucendo ogni loro strappo, sia tecnicamente, restando lucidi sui due lati del campo. Complimenti ai ragazzi, hanno dato vita ad una partita gagliarda e oggi, più delle altre volte, gli episodi ci hanno anche girato a favore.

Voglio elogiare la gara completa di Sandri, ci teneva a far bene qui ed è stato bravo in difesa, facendo il possibile su Voskuil, e concreto in attacco, dove ci ha aiutato moltissimo con il tiro da fuori (6/8 e 24 punti complessivi per l’ex giallorosso); mi è piaciuta molto anche la regia di una giocatore esperto qual è Fultz. Mi aspettavo una Roma molto aggressiva, sapevo che Caja avrebbe mutato tutta l’organizzazione di gioco, responsabilizzando e rivitalizzando elementi importanti quali Voskuil e Maresca. Anche per questi motivi reputo la nostra vittoria un colpo importante, sia per l’auto stima che per la classifica”.

Non c’è stato il lieto fine per il suo terzo debutto sulla panchina romana, ma Attilio Caja ha diversi elementi che lo lasciano ben sperare per il prosieguo del campionato, con un immediato futuro da brividi se si pensa che la Virtus dovrà affrontare due trasferte ostiche come Agropoli e Reggio Calabria prima di ricevere la rinata Biella, che ha messo la museruola a Ferentino sbloccando lo 0 in classifica: “Devo fare i complimenti ai miei ragazzi per lo spirito e l’aggressività mostrata. Abbiamo fatto molte cose buone, anche più di quel che mi aspettavo alla vigilia. È una sconfitta purtroppo, ma una buona base per guardare in maniera positiva al futuro. Gli avversari sono stati bravi ma la partita di stasera è stata quasi sempre in equilibrio, in gare come questa anche un semplice episodio può cambiare l’esito finale”.
Stuzzicato sull’eventualità che si possa fare un innesto per elevare il tasso tecnico, il coach pavese mostra subito idee chiare e, probabilmente, quello che è il diktat imposto dalle ristrette risorse economiche a disposizione: “Fino al 15 gennaio si può fare un solo innesto ma ritengo che fare un’aggiunta tanto per farla non avrebbe senso, il mercato non offre molte possibilità e quindi andiamo avanti così; la squadra stasera è stata viva, ci sono ancora tante partite e noi non abbiamo il compito di vincere il campionato o arrivare in chissà quale posizione di classifica, dovremo esser bravi a mettere tre squadre dietro di noi, tutto il resto sono solo chiacchiere”.