La Fortitudo va in finale! Treviso si arrende alla fine di una autentica battaglia, sicuramente brutta esteticamente ma di assoluta intensità, grinta e perché no, cuore.

Non tragga in inganno il punteggio da basket amatoriale; la partita è stata spigolosa, difensivamente mostruosa, rabbiosa dove per gli attacchi trovare un tiro pareva quasi l’equivalente dello scovare il Santo Graal. Mai come oggi verrebbe da dire che l’attacco fa vendere i biglietti, ma è la difesa a far vincere le partite. E la dimostrazione la ritroviamo in quello che probabilmente è il canestro partita scovato in fondo alla spazzatura da Montano al 24 esimo secondo dell’ennesimo faticoso attacco con un arresto sbilenco e un tiro altrettanto sbilenco che con l’aiuto della tabella finisce in fondo alla retina. Per chi subisce un canestro del genere, dopo aver lavorato duramente dietro blocchi, tagli, scarichi, cambi il contraccolpo è devastante e Treviso che altrettanto faticosamente era riuscita proprio in quel frangente a raggiungere la parità a quota 45 subisce sbanda ed esce definitivamente di strada.

La Fortitudo si regala una finale, si regala un sogno e regala ai favolosi 5.500 splendidi sostenitori con l’aquila nel cuore ancora un’intensa e indescrivibile emozione. Treviso esce a testa altissima, giocando una serie totalmente alla pari, pagando ( e questa volta a caro prezzo) la sconfitta (per la terza volta nei play off) in gara 1 tra le mura amiche a dimostrazione di come può valer poco il vantaggio dell’aver vinto la regular season.

Treviso che paga, forse oltremodo, l’inconsistenza di Abbott e di Fabi e il rendimento a corrente alternata di Rinaldi e Negri: mostra un bel Fantinelli, un concreto Powell e una bellissimo prospetto in Moretti che fa danni nel primo tempo, ma nel secondo, di fatto, tiene in partita i suoi e in allarme la difesa avversaria.

Primo quarto: Gara contratta, approcciata meglio dagli ospiti che appoggiandosi al gioco sotto le plance e complici un paio di extra possessi mantengono il pallino e l’inerzia. Fortitudo con un quintetto forse troppo leggero ( il solo Daniel contro i lunghi veneti obiettivamente fatica) . Boniciolli corre ai ripari inserendo Amoroso per giocare, in buona sostanza con i tre lunghi. La difesa tiene ( Treviso da tre non trova mai il fondo rete), ma l’attacco bolognese è eufemisticamente asfittico ( 6 punti, con tre liberi in 8 minuti, 6-10 al minuto 8). Ma la difesa tiene e quando Candi fa gol e Montano spara l’inerzia gira e il 7-0 di parziale costringe Pillastrini al Time out. Un bel gioco alto basso per Fantinelli chiude il quarto sul 13-12. Quarto che sicuramente non brilla per estetica, ma contrastata da una intensità pazzesca.

Secondo quarto: Giocano sempre e tanto le difese. Trteviso con una tripla dell’ottimo Fantinelli trova il vantaggio sul 13-15 ma qui si arena per sette lunghissimi minuti complice la difesa ringhiosa della effe scudata che senza brillare piu’ di tanto in attacco fabbrica un 12-0 che a tre minuti dalla pausa lunga porta i padroni di casa avanti sul 25-15. Treviso non si scompone, Pilla chiama il secondo time out e i suoi mattone su mattone iniziano a ricucire fino al 27-22 con cui si va alla pausa lunga.

Terzo quarto: Al rientro dagli spogliatoi la Fortitudo prova l’allungo . Candi con la tripla del +8 in apertura e poi Montano per un nuovo +7 poco oltre la metà del quarto. Treviso però c’è, è presente e con Fantinelli, Powell e Moretti risponde colpo su colpo. Peccato per i Veneti che a parte quel trio il resto della compagine sia poca cosa: Abbott è impalpabile, Fabi è dannoso, gli altri si battoni con alterni risultati. La Fortitudo dal canto suo pasticcia, Amoroso fatica tremendamente a trovare la via del canestro e spara il piu’ delle volte a salve, Sorrentino non è quello di gara 3. Ma in difesa la effe ringhia e tutti i cesti Treviso se li deve oltremodo guadagnare. 39-36 è il punteggio con cui si approccia l’ultimo quarto.

Sale la paura, salgono gli errori, sale la stanchezza nelle ultime curve del match. La Fortitudo mantiene sempre qualche lunghezza di vantaggio ( alla fine sui 40 minuti ci resterà per ben 31’) ma Treviso, sorniona non molla un centimetro e appunto impatta a 5 dalla fine sul 45-45. La palla scotta e pesa, nessuno forse la vorrebbe avere fino alla “tabellata” di Montano che fa il paio con un brutto attacco trevigiano e sull’altro fronte una tripla per il 50-45 sempre di Matteo Montano che si erge a protagonista. Treviso reagisce con un gioco a due Fantinelli – Powell, ma Amoroso con un 2/2 dalla linea e Carraretto con un jump dai 5 metri chiudono definitivamente la porta a doppia mandata. E’ l’apoteosi, il popolo Fortitudo ancora una volta rende il Paladozza il fortino inespugnabile. Cade Treviso, regina della regular season, accede Bologna alla finale… e siccome sognare non è né peccato né reato la gente di Bologna biancoblu’ può anche iniziare a farlo.

SEMIFINALE PLAY OFF, GARA 4

FORTITUDO ETERNEDILE BOLOGNA – UNIVERSO DE LONGHI TREVISO 54-47 (13-12) (27-22) (39-36)

Fortitudo: Daniel 9 (1/6, 1/2), Quaglia n.e., Candi 5 (1/2, 1/2), Lamma 2 (0/1, 0/1), Campogrande n.e., Montano 15 ( 2/9, 3/4), Sorrentino 5 ( 1/4), Raucci (0/1, 0/1), Carraretto 8 (1/2,2/3), Amoroso 7 (2/5, 0/5), Italiano 3 (0/1, 1/4). All. Boniciolli

Treviso: Abbott 2 (1/3, 0/6), Moretti 7 (2/2, 1/2), De Zardo n.e., Malbasa n.e., Fabi 2 ( 1/3, 0/5), Busetto n.e., Gatto n.e., Fantinelli 11 (4/8, 1/3), Powell 14 (7/10, 0/1), Rinaldi 4 (0/2 da 3), Negri 3 (0/2, 1/4), Ancellotti 4 (2/4). All. Pillastrini.

Statistiche di squadra: Tiri da 2 punti: BO 8/31 (26%), TV 17/32 (53%). Tiri da 3 punti: BO 8/22 (36%), TV 3/23 (13%). Tiri liberi BO 14/17 (82%). TV 4/7 (57%). Rimbalzi: BO 32(24+8, Daniel 12), TV 40 ( 28+12, Ancellotti 8). Saldo perse / recuperate: BO -4 (12-8), TV -16 (19-3). Assist: BO 11 (Daniel 3), TV 13 (Fantinelli 3). Valutazione 50-49.

Arbitri: Boninsegna, Grigioni, Pepponi.

Spettatori: 5.470