Reggio ha vinto con merito gara 1 con il punteggio di 82-63, al termine di una gara ottimamente interpretata dai ragazzi di coach Menetti, che ha davvero preparato bene la sfida. Scendendo nel dettaglio, abbiamo selezionato le chiavi del successo dei padroni di casa:

– Il predominio di Reggio a rimbalzo: la grande intensità dei lunghi reggiani unita all’assenza di Lawal nelle file dei Sardi ha fatto sì che gli emiliani abbiano stravinto la contesa 42-32 sotto i tabelloni. Dato lo scarso impatto dei lunghi ospiti, questa difficoltà è stata anche acuita dai quintetti piccoli che coach Sacchetti ha dovuto schierare, a volte con Vanuzzo da 5.

– L’ottima serata al tiro pesante per i padroni di casa, che hanno tirato con il 40% (ma 50% all’intervallo). Si è trattato però spesso di ottimi tiri, aperti e costruiti dopo un buon lavoro di squadra. Inoltre fin dai primi due quarti Reggio ha realizzato dalla lunga con più giocatori, mettendo in ritmo quasi tutti i tiratori di cui dispone.

– Le bassissime percentuali al tiro di Sassari, che ha tirato con 5/24 per il 20%. Spesso gli esterni ospiti si sono intestarditi a cercare conclusioni difficili senza creare tiri aperti, soprattutto nei primi due quarti. Nella ripresa sono arrivati buoni tiri, ma Sassari non è riuscita a infilare le conclusioni che normalmente riesce a mettere a segno.

– Il secondo quarto dominato da Reggio che di fatto ha segnato la partita: 29-14 il punteggio del quarto, con Reggio in grado di sfruttare con transizioni perfettamente eseguite i tanti errori di Sassari soprattutto al tiro pesante. Tre volte con un passaggio a tutto campo Reggio ha fatto segnare un suo giocatore da solo sotto canestro. Sassari dopo i primi errori ha un po’ perso il contatto con il suo piano partita finendo per subire un passivo pesantissimo all’intervallo.

– La grande partita di Silins: in difesa dovunque, in attacco segna sugli scarichi. +24 di plus minus per lui e 10 punti personali.

– Le grandi difficoltà di Mbodj e Kadji. Atleticamente devastanti, mancano però dell’esperienza e della sagacia cestistica per fronteggiare adeguatamente giocatori come Lavrinovic, che con esperienza e intelligenza spesso prendono su di loro vantaggi. Sacchetti ha dovuto ricorrere a Vanuzzo per la difficoltà dei suoi 5. Il ritorno di Shane Lawal potrà forse migliorare la situazione per quanto riguarda la formazione sarda.