Molto interessante la 22^giornata della LNP Gold, con tanti scontri diretti che smuovono e non poco la classifica,ma anche e soprattutto con molte sfide equilibrate e decise in volata. Partendo dalla fine, ovvero dalla classifica, dobbiamo dire che a confermarsi in vetta è solo Trento, che stacca Torino e Capo d’Orlando, che si sono affrontate nel weekend, seppur di soli due punti. Dal quarto all’undicesimo posto, poi, sia sta in 4 punti, con strisce che ti portano su o giù a seconda del segno delle stesse. Barcellona è quarta a quota 26, assieme a Biella e Verona che nelle ultime settimane stanno uscendo alla distanza,  a due punti, rispettivamente settima e ottava, troviamo Veroli e Trapani, due squadre che nelle ultime settimane hanno perso qualcosina in termini di rendimento, e che infatti sentono il fiato sul collo del gruppone a 22 formato da Casale, Brescia e Ferentino. La sconfitta casalinga stacca da questo treno Napoli, che intanto potrebbe pescare qualche risorsa dal mercato, mentre nella parte bassa si segnala solo l’aggancio a quota 16 di Trieste (unica a vincere nei bassifondi) ai danni di Jesi. Non basta il cuore a salvare Forlì e Imola, con quest’ultima arrivata a 18 gare senza successo.

Vince, e con questa sono 3 consecutive, l’Angelico Biella, sempre più rivelazione del campionato, che sogna oramai sempre in maniera più certa, un posto ai playoff. A cadere stavolta è Brescia, troppo dipendente dal talento di Giddens e dal “coraggio” di chi come Di Bella e Bushati ci mette sempre la faccia. A guidare la vittoria è un terzo quarto che ammazza la partita, firmato da Voskuil che chiuderà a quota 25 punti e Raspino, 16 alla fine con grande impatto difensivo. Formazione giovane e tosta, quella di coach Corbani, premiata anche nel finale dal punteggio che recita 86-63.  Importantissimo successo della Tezenis Verona, squadra davvero in forma nell’ultimo periodo, che grazie ad una serata di grazie da parte dei suoi americani, tutti in doppia cifra, riesce a venire a capo di un match difficile in quel di Forlì dove Ferguson, top scorer del match a quota 20, stava riuscendo nel tentativo di rimonta e sorpasso per la formazione romagnola. Il finale premia la scaligera, guidata dal solito Callahan, ma anche da uno Smith preciso e sempre utile. Finirà 62-67.  Rovinosa sconfitta in casa di Napoli, che cede 57-70 contro la capolista Trento, che fin da inizio gara fa capire le intenzioni con cui è scesa in Campania. Se poi ai punti degli americani ci si aggiunge una partita da 22 punti di Baldi Rossi, che crivella il canestro come con una mitragliatrice, allora per i partenopei è difficile rimontare nonostante i soliti Weawer e Brkic sugli scudi. Nel big match di giornata, l’Upea Capo D’Orlando vince, come spesso accade in rimonta, contro la super Torino, fermata nella sua striscia positiva. Una sfida in cui “l’esperienza italiana” conta e non poco, con i piemontesi che nel primo tempo, ed in particolar modo nel secondo quarto, sono presi per mano da Mancinelli e Amoroso, migliori in campo, che propiziano il +10 con cui si va negli spogliatoi. I ragazzi di Pozzecco però nella ripresa sono ben altra cosa, guidati dall’esperienza di Soragna e Nicevic, che diventano devastanti, con bombe e gioco sotto che sono decisivi. Quando poi Archie e Mays si accendono anche nel finale, per i ragazzi di Pillastrini finisce lì, 78-73, nonchè 2-0 negli scontri diretti. Barcellona Pozzo di Gotto vince 81-60 in quel di Imola, squadra che oramai ha perso smalto e intensità, nonostante il tanto impegno e cuore che i ragazzi di coach Esposito, nonchè lui stesso, ci mettano. Mvp di un match senza storia Young, con 20 punti. Nel derby laziale, o per meglio dire ciociaro, Ferentino espugna Veroli 71-75, con una prestazione in crescendo nel secondo tempo, quando le bombe di Pierich e Bucci aprono la strada che poi è tracciata dalla solidità di un Green che senza sbavature conduce ai suoi alla vittoria. Non bastano i nuovi acquisti Hoover e DiGiuliomaria a Jesi che al PalaTriccoli cede nel finale a Casale Monferrato, brava a reggere alla rimonta dei marchigiani guidati dall’intramontabile Maggioli (33 punti e 11 rimbalzi). Jackson e Cutolo, ma anche nel finale l’esperienza di Casini, guidano i piemontesi che sono una delle squadre più calde del momento e che possono ambire alla risalita finale nella corsa playoff. Nell’ultimo match di giornata Triesta in casa non fa sconti alla più quota Trapani, in crisi di rendimento nelle ultime settimane. Gara sempre in equilibrio, decisa dalle accelerazioni di Tonut e Ruzzier che riescono a portare due punti che muovono la classifica e di certo fanno morale.